31 Ottobre 2022

MotoGP, Quartararo-Yamaha: la verità sul motore 2022

Fabio Quartararo deve cedere lo scettro della MotoGP a Pecco Bagnaia. Il Mondiale è andato perso nella preseason per un problema al motore.

MotoGP, Fabio Quartararo

A Valencia Fabio Quartararo dovrà probabilmente cedere lo scettro della MotoGP a Pecco Bagnaia, ma nulla toglie al talento del campione francese. Nonostante i problemi tecnici della Yamaha M1, soprattutto in termini di potenza, ha tenuto banco per una stagione quasi intera ergendosi a leader. Nella seconda parte del Mondiale il rivale della Ducati ha commesso solo un errore, a Motegi, nel tentativo di sorpassare ‘El Diablo’ all’ultimo giro. Ma è stato impossibile arrestare la marcia trionfale del #63, dotato di un V4 decisamente superiore al suo quattro cilindri in linea.

Quartararo campione morale

La potenza del motore ha deciso le sorti del campionato MotoGP, ha spostato l’ago della bilancia in direzione Borgo Panigale. Nonostante tutto Fabio Quartararo ha guidato oltre le sue possibilità, spingendo la YZR-M1 al limite come solo lui ha saputo fare. Basti vedere i risultati di Franco Morbidelli, Andrea Dovizioso, Cal Crutchlow e dello stesso Valentino Rossi nella stagione 2021. Basta vedere quanto ha saputo il pilota di Nizza in Austria (2° posto), circuito tradizionalmente favorevole alle Desmosedici, o in Malesia, capace di incunearsi sul podio battagliando con una sfilza di Ducati e nonostante l’infortunio al dito rimediato nelle FP4.

Il problema nella preseason MotoGP

Già nelle ultime gare della stagione MotoGP 2021 Quartararo aveva più volte fatto risuonare un campanello d’allarme in casa Yamaha. Il motore della M1 non poteva reggere al successivo confronto con i competitor se non avesse fatto un decisivo step. Perché gli ingegneri di Iwata non hanno saputo raccogliere il suo appello? Durante la preseason hanno riscontrato un problema tecnico sulla specifica del motore 2022, quindi per prudenza hanno preferito non omologarla. Un problema di affidabilità era ben più rischioso di un motore carente di cavalli. Per Lin Jarvis non è stato facile dover dire a Fabio che la potenza della moto sarebbe stata la stessa della scorsa stagione. Da qui il lungo tira e molla al tavolo contrattuale per il rinnovo, l’uscita della Suzuki ha sicuramente agevolato la firma.

Yamaha al lavoro sulla M1 2023

Il campione in carica della MotoGP non ha mancato di rivolgere parole al vetriolo nei confronti dei vertici Yamaha, ma avrebbe potuto essere più duro. Dal Giappone hanno iniziato a piovere le prime rassicurazioni, con l’arrivo dell’ingegnere Luca Marmorini che Quartararo ha conosciuto personalmente durante il test di Misano a settembre. Il nuovo consulente ha lavorato per Ferrari e Toyota in Formula 1 e recentemente ha aiutato Aprilia in MotoGP a rendere competitivo il nuovo motore V4. Dopo le sfuriate di inizio anno Fabio ha iniziato a collezionare risultati importanti, tre vittorie e cinque podi, anche se non è bastato contro lo strapotere delle Ducati.

Il gap Yamaha-Ducati

Yamaha è chiamata adesso ad una grande prova di forza, perché ci saranno solo due prototipi sulla griglia di partenza e non sarà semplice colmare il divario dalle Rosse emiliane in poco tempo. Non basterà mettere mano al motore, servono più investimenti sul settore dell’aerodinamica e Lin Jarvis assicura che sono in corso diversi test in galleria del vento sul territorio europeo. “E’ improbabile che saremo in grado di colmare completamente il divario con le moto più forti entro l’inizio della stagione 2023“, ha confessato il manager britannico a Speedweek.com. “Ma sicuramente possiamo correggere gli errori che abbiamo commesso in vista della stagione 2022. Abbiamo iniziato a lavorare con l’Ing. Marmorini e il suo gruppo già a gennaio. Ora stiamo vedendo i benefici di questi cambiamenti“.

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