27 Ottobre 2022

MotoGP, Ducati svernicia la Yamaha: Lin Jarvis ammette gli errori

Lin Jarvis, boss della Yamaha, fa un bilancio di fine stagione MotoGP 2022. Ducati superiore grazie agli investimenti sull'aerodinamica.

MotoGP, Lin Jarvis

Yamaha arriva a Valencia senza speranze di difendere il titolo MotoGP, lo strapotere della Ducati è evidente sia quantitativamente che qualitativamente. Fabio Quartararo ha subito una fase di declino dopo la vittoria del Sachsenring, o forse ha fatto qualcosa di miracoloso nella prima parte di stagione, potendo contare anche sugli errori di Pecco Bagnaia. Adesso ci sono 23 punti di distacco in classifica, la matematica tiene ancora acceso il campionato 2022, ma l’attenzione è ormai rivolta al prototipo 2023.

Yamaha rende onore a Ducati

La Casa di Iwata terrà un test privato a Jerez con Crutchlow, propedeutico al lavoro che Quartararo e Morbidelli faranno a Valencia all’indomani della gara. Occhi puntati soprattutto su una nuova evoluzione del motore, ma non solo. Il managing director Lin Jarvis riconosce l’errore di avere investito poco sull’aerodinamica, al contrario di quanto fatto dalla Ducati di Gigi Dall’Igna. “In passato abbiamo sempre saputo di avere dei punti deboli nella nostra moto. Ma conoscevamo anche i punti di forza della M1 – ha sottolineato il manager britannico a Speedweek.com -. Nel 2022 non abbiamo più avuto vantaggi, [in Ducati] hanno migliorato in frenata, in percorrenza e velocità di curva. Inoltre, hanno un motore molto, molto potente“.

Soprattutto la Ducati Desmosedici GP è una moto versatile e adattabile a vari stili di guida, al contrario della Yamaha M1 che ha messo in crisi gente come Dovizioso e Morbidelli. “Quest’anno sono saliti sul podio della MotoGP con sette diversi piloti – ha aggiunto Lin Jarvis -. Questo è un pacchetto forte. Ed è difficile quando hai un solo pilota in grado di offrire le massime prestazioni“. La Casa emiliana ha solcato un gap che sarà difficile colmare da qui all’inizio della stagione MotoGP 2023. L’attenzione primaria è sul motore, ma Quartararo ha sottolineato come la moto necessiti anche un di un telaio, per riacquisire quella percorrenza di curva che fino all’anno scorso era un fiore all’occhiello del pacchetto M1.

Aerodinamica ultima frontiera della MotoGP

Infine Jarvis riconosce qualche errore a monte che ha reso impotente il campione francese nella difesa del titolo piloti. A cominciare dalla poca dedizione rivolta all’aerodinamica. “Non abbiamo investito abbastanza tempo, energie e sforzi in quest’area, non ci sono dubbi su questo. Non direi che sia il nostro problema più grande in questo momento, perché il nostro tallone d’Achille è la mancanza di potenza del motore. Ma l’aerodinamica e la velocità sono correlate. Se hai un pacchetto aerodinamico migliore, puoi accelerare meglio, non devi castrare così tanto la potenza, potresti ottenere più carico aerodinamico e aderenza in curva… Quando si è trattato di sviluppo aerodinamico, non siamo cresciuti in modo aggressivo come la Ducati, e nemmeno come l’Aprilia”, ha ammesso Lin Jarvis. “Stiamo ottimizzando lo sviluppo aerodinamico con test in galleria del vento. Facciamo molti esperimenti e credo che riusciremo a migliorare“.

Foto: MotoGP.com

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