7 Dicembre 2022

MotoGP, Quartararo bacchetta ancora Yamaha: “Siamo rimasti al 2019 “

Fabio Quartararo rimugina sulla stagione MotoGP 2022 e sulla mancanza di prestazioni della Yamaha. Le qualifiche sono la vera nota dolente.

MotoGP. Fabio Quartararo

Difficile mandare giù la mancata riconferma nel Mondiale MotoGP, dopo un vantaggio di 91 punti in classifica su Pecco Bagnaia al termine del weekend al Sachsenring. Ad una gara dalla pausa estiva l’esito del campionato sembrava quasi scontato, con il francese della Yamaha che commetteva pochi errori e l’inseguitore della Ducati alla prese con cadute, errori e un compagno di marca, Enea Bastianini, che non faceva sconti in pista. Da Assen in poi tutto è cambiato: cade nel tentativo di superare Aleix Espargarò, riparte dalle retrovie e ricade a 14 giri dal traguardo, rimediando anche un Long Lap Penalty da scontare a Silverstone. Per lui è l’inizio della fine…

Fabio Quartararo solo contro tutti

La pausa invernale procede tra allenamenti in palestra e con il motocross, momenti di relax e riflessione. Perché c’è molto da rimuginare dopo un campionato MotoGP andato in fumo nella seconda parte. D’altronde Pecco Bagnaia aveva commesso sin troppi errori, consentendogli di prendere il largo. Aleix Espargarò ed Enea Bastianini non hanno mai avuto la costanza per tenere il suo ritmo nel Mondiale. Inoltre Yamaha aveva una sola punta, con Franco Morbidelli che non ha mai preso confidenza con la YZR-M1, il rookie Darryn Binder è rimasto impantanato nelle retrovie, Andrea Dovizioso si è ritirato anzitempo. “Né i piloti del team clienti né il mio compagno di squadra erano competitivi, quindi non avevo riferimenti se non me stesso – racconta Fabio Quartararo a Speedweek.com -. Dovevo presumere che il limite della moto fosse quello che avevo raggiunto“.

Una stagione MotoGP frustrante

Due gare sfortunate, Assen e Silverstone, hanno dato il via ad una fase calante. A Misano ha compreso che sarebbe stato difficile difendersi dall’avanzata della Ducati GP22 di Bagnaia. 5° posto alla bandiera a scacchi e un distacco di oltre 5″ dal vincitore torinese pur avendo dato il massimo. “E’ stato molto frustrante per me, perché ho dato il 100% ed eravamo così indietro“. Il campione di Nizza ha pagato la mancata evoluzione della M1 nella precedente pausa invernale, gli errori di affidabilità sul motore commessi dagli ingegneri, la mancanza di velocità massima sui rettilinei. E la percorrenza di curva, che fino al 2021 era uno dei punti di forza del prototipo di Iwata, è venuto meno. “Ci sono stati momenti in cui è stato molto difficile per me affrontare la realtà. Non tanto per i risultati, quanto per me stesso: sono salito in moto con molto meno entusiasmo rispetto agli anni scorsi. Quest’anno in diverse gare sono sceso in pista senza divertirmi“.

I problemi nelle qualifiche

La vera partita è andata persa nelle qualifiche, dove Fabio Quartararo ha perso smalto nel giro secco. Nella stagione MotoGP 2021 è scattato dalla prima fila 14 volte, quanto basta per affermarsi campione del mondo. Nel 2022 cinque volte con una sola pole position, difficile avere la meglio contro la maggioranza numerica e tecnica delle Ducati. “Quando guardi quanto sono migliorati gli altri sul giro dal 2019 ad oggi è frustrante. Gli altri sono migliorati enormemente, noi siamo rimasti ai livelli del 2019 o peggio… E ovviamente questo ha avuto un impatto sulle nostre possibilità di vincere il Mondiale“.

Foto: MotoGP.com

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