13 Dicembre 2022

MotoGP, problemi al motore Yamaha: Valentino Rossi lanciò il primo allarme

Luca Marmorini chiamato a risollevare il progetto Yamaha MotoGP. Ma anni fa Valentino Rossi già aveva lanciato l'allarme sul motore della M1.

MotoGMotoGP, Yamaha M1 di Fabio Quartararo

Fabio Quartararo e Yamaha hanno rinnovato fino al termine della stagione MotoGP 2024, ma è una fiducia a tempo determinato. Ancora prima di confermarsi campione del mondo 2021 aveva chiesto maggiori prestazioni dal motore della YZR-M1, condizioni che gli ingegneri di Iwata non sono riusciti a soddisfare durante la precedente pausa invernale e nella preseason 2022. Da qui l’arrivo dell’ingegnere Luca Marmorini che ha fatto sentire subito la sua impronta sul reparto motore, anche se resta qualche dubbio dopo l’ultimo test di Valencia. Lin Jarvis non naviga certo in acque calme… Del resto già Valentino Rossi ha puntato più volte il dito sul reparto motore.

Stagione MotoGP in bianco e nero

Il 2022 non sarà un anno da ricordare in maniera lieta per la Casa giapponese. Ha perso il team satellite RNF e dovrà schierare solo due prototipi nel prossimo Mondiale. E per poco non rischiava di vedersi sfuggire anche il campione di Nizza, che ha messo nero su bianco quando era ormai ufficiale l’uscita di Suzuki dal campionato. Testa bassa e pedalare sempre al limite, si è dovuto adattare al pacchetto messogli a disposizione dalla Yamaha, prendendosi tutti i rischi. Fino ad Assen sembrava tutto volgere al meglio, aveva scavato un gap di 91 punti in classifica su Pecco Bagnaia. Poi la realtà, e i ritardi tecnici, sono venuti a galla e la Ducati ha fatto razzia nelle tre classifiche (piloti, costruttori e team), forte di una Desmosedici GP evidentemente superiore alle moto rivali.

Problemi al reparto motori

Non è la prima volta che la Casa di Iwata ha dovuto fare i conti con problemi al motore 4 cilindri in linea. La pandemia Covid ha spinto la MotoGP a introdurre un congelamento del motore per le stagioni 2020 e 2021. Yamaha si è dovuta trascinare la pecca delle valvole rimediando sanzioni in termini di punti in classifica Costruttori e Team, poiché i tecnici del reparto corse sono intervenuti sulla distribuzione, cambiando la tipologia di valvole. Già due anni fa Valentino Rossi aveva fatto risuonare un campanello d’allarme rimasto inaccolto: “Per me il reparto motori è il primo problema, perché le prestazioni non sono eccezionali e anche l’affidabilità è importante“. Con la fine del congelamento, gli ingegneri hanno riaperto il propulsore della M1, ma ancora una volta i tecnici non hanno svolto un ruolo impeccabile. Hanno compiuto passi avanti in termini di velocità massima, ma perdendo qualcosa in affidabilità, costringendo il team a fare un passo indietro.

L’ing. Marmorini ultima speranza

Impossibile continuare sulla stessa strada, la MotoGP non permette errori simili e ti condanna a restare indietro. Da qui la decisione di affidarsi ad un ingegnere di primo piano come Luca Marmorini e il suo staff di tecnici italiani: “L’obiettivo è fare un grande passo per il prossimo anno“, assicura Lin Jarvis a Crash.net. Si riparte dal secondo posto in classifica di Fabio Quartararo, segno che il pacchetto YZR-M1 parte da una base piuttosto solida. Nessuna rivoluzione in programma, come trapelato nei mesi scorsi, secondo cui Yamaha era intenzionata a passare al V4. Con l’uscita di scena della Suzuki, la Casa di Iwata resta l’unica ad adottare il 4 cilindri in linea. E sarà l’unica a non poter vantare un team satellite, dopo il divorzio di RNF. Il primo test verità sarà a Sepang il prossimo febbraio, a quel punto non ci saranno più alibi per i vertici Yamaha. “Abbiamo ancora tre o quattro mesi per continuare a sviluppare e perfezionare il motore“.

Foto: MotoGP.com

Lascia un commento