16 Giugno 2021

MotoGP presto sui circuiti cittadini: il parere di Marquez e degli altri

La MotoGP presto potrebbe avere il suo circuito cittadino in Indonesia. I commenti di Alex e Marc Marquez, di Joan Mir e Alex Rins.

MotoGP, circuito del Sachsenring

Il campionato di MotoGP approda sul circuito del Sachsenring per l’ottavo round stagionale. Uno dei tracciati storici del calendario, dove le gare motociclistiche risalgono al 1927, con la pista costituita da strade pubbliche per una lunghezza complessiva di 8,6 km. Nel 1961 si tenne il primo Gran Premio del Mondiale. Attualmente non esistono piste cittadine nel Motomondiale, viceversa in Formula 1 (vedi Baku, Montecarlo…). L’idea di poter correre a stretto contatto con case e pubblico stuzzica la fantasia di Marc Marquez. “I circuiti stradali aperti oggi sembrano impensabili per lo stato dell’asfalto e la mancanza di vie di fuga nelle curve. Se al momento si potesse garantire la sicurezza di un circuito urbano… Perché non farlo? Spero un giorno di poter correre tra gli edifici perché sarebbe bello, ma dovrebbe essere ben preparato“.

Il Sachsenring si contraddistingue per essere uno dei tracciati più corti con i suoi 3,7 km. Qui Marc Marquez vanta 7 vittorie in MotoGP, in pratica ha sempre trionfato sin dall’esordio in classe regina. “Ci sono piloti che preferiscono i circuiti lunghi perché sono più divertenti, hanno più curve e fanno meno giri. Ma a me sono sempre piaciuti di più i circuiti corti. Hanno la loro tecnica e richiedono un livello di concentrazione più alto“.

L’opinione di Alex e dei piloti Suzuki

In Dorna si sta valutando l’ipotesi di un circuito cittadino, progetto che piace tanto anche ad Alex Marquez. In Indonesia una parte del layout sarà urbano, ma con alti standard di sicurezza. “Quei circuiti aperti degli anni ’60 e ’70 ci hanno lasciato immagini molto spettacolari, ma oggi sarebbe impensabile correre su quei circuiti. Per fortuna la sicurezza è migliorata molto sui tracciati permanenti e sta diventando sempre più grande. Se si potesse raggiungere lo stesso livello di sicurezza dei circuiti chiusi, perché non correre su piste aperte o urbane adeguatamente condizionate?“.

Joan Mir ha debutto al Sachsenring con la MotoGP nel 2019, con un 7° posto finale. “Non ho mai visto gare su circuiti stradali, ma ho visto foto e qualche video ed è impressionante vedere in che condizioni si correva tanti anni fa al Sachsenring Non credo che in un circuito aperto possano esserci le misure di sicurezza che abbiamo in un circuito permanente. Ci sono molti ostacoli e ritengo che sia pericoloso, soprattutto considerando la potenza attuale della MotoGP”. Molto scettico anche il compagno di box Alex Rins. “Mi sembra molto complicato che oggigiorno sia possibile correre su un circuito cittadino con le moto attuali e la velocità con cui stiamo andando. Anche se la sicurezza è migliorata molto, lo sono anche le prestazioni della MotoGP“.

Jonathan Rea “In Testa, la mia autobiografia” Bestseller su Amazon Libri

Lascia un commento