28 Gennaio 2023

MotoGP, Pit Beirer: “La perdita delle concessioni è sottovalutata”

Pit Beirer sottolinea l'impatto della perdita delle concessioni per KTM. Un "avvertimento" anche per Aprilia.

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La stagione MotoGP 2022 non è andata esattamente come KTM si aspettava. A referto comunque due vittorie di GP, ottenute con “il re del bagnato” Miguel Oliveira, ed altri tre podi, arrivati col confermato Brad Binder. Ma quest’ultimo ha chiuso in 6^ posizione iridata, il portoghese invece ha completato la top ten. Questo perché nessuno dei due è riuscito a mantenersi con costanza nelle zone alte in gara. Cos’è mancato? Una risposta arriva da Pit Beirer, che ha sottolineato una volta di più la questione della perdita delle concessioni. Dichiarazioni che diventano anche una sorta di avvertimento per Aprilia, che nel 2023 vivrà la prima stagione senza questa condizione favorevole.

KTM in evoluzione

Visti gli ottimi risultati ottenuti nel 2020, KTM si era allineata a Ducati, Yamaha, Honda e la scomparsa Suzuki, perdendo la ‘condizione di favore’ in MotoGP. In parole povere, meno motori per la stagione (7 invece di 9), sviluppo non più libero, massimo 3 wild card possibili con il proprio tester (erano il doppio con le concessioni), test ridotti ed ora possibili solamente con il collaudatore. Non solo il 2021, anche il 2022 del marchio austriaco mostra come questo passo non sia stato indolore, un fatto rimarcato appunto anche dal direttore KTM Motorsports. “La perdita delle concessioni è sottovalutata” ha infatti detto Beirer nella giornata di presentazione del team. “I piloti ufficiali non disputano più test privati, ma provano le novità solo durante i GP, quindi il venerdì mattina. Negli anni precedenti abbiamo portato qualcosa come sei/sette chassis durante la stagione, nel 2022 invece ne abbiamo portato solo uno nuovo a Valencia, dopo tantissime prove con il test team.” Dettagli che evidenziano un inevitabile cambio di metodo nella nuova situazione, con ripercussioni però anche sulla stagione 2022.

Wild card preziosa

Ma quanto detto spiega anche perché un collaudatore in gara diventa ancora più importante per KTM. Dani Pedrosa disputerà il prossimo GP di Spagna, un ritorno alle corse dopo la sua unica wild card disputata nel GP di Stiria 2021. Pit Beirer, oltre a lodare ampiamente sia lui che Mika Kallio per l’impegno nel progetto MotoGP, non ha nascosto la soddisfazione per il sì del suo tester spagnolo. “Ha una forte personalità e non si può forzarlo, siamo quindi molto contenti” ha infatti dichiarato. “Visti i limiti di gomme nei test, il poco tempo a disposizione in pista e l’asfalto poco gommato, il test perfetto è di sicuro un weekend di gara. Avere quindi Dani ed il test team in azione con gli altri piloti per raccogliere ulteriori dati per lo sviluppo mi mette emozione.” Ma non solo. “Guardo anche tra le righe: non farebbe una wild card se la moto non fosse competitiva, quindi… Spero sia un buon segnale!” Oltre a ribadire gli obiettivi stagionali: “Nel 2022 volevamo lottare costantemente per il podio. Abbiamo iniziato bene, siamo ridiventati forti a fine anno, ma nel mezzo non siamo riusciti a fare abbastanza.”

Aprilia come KTM?

Le parole di Pit Beirer sono indirettamente rivolte al marchio di Noale, che ha appena chiuso una stagione storica in MotoGP. La prima vittoria, la prima pole position, ben più podi, un pilota in top 3 iridata per buona parte del campionato. Risultati però che hanno portato alla perdita delle citate concessioni per la nuova stagione mondiale. Sviluppo e test non più illimitati, motori ridotti, insomma anche Aprilia si allinea agli altri costruttori MotoGP. Era l’obiettivo del marchio veneto, ma siamo sicuri che non ci saranno ripercussioni? Come detto, KTM ha vissuto un periodo di “assestamento” dopo la perdita delle concessioni. Aprilia aumenterà le RS-GP in pista con il nuovo team satellite RNF, certo un aiuto in più, ma è da vedere se sarà sufficiente per mantenere il livello raggiunto oppure se ci saranno difficoltà, come accaduto a KTM.

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Foto: Philip Platzer/KTM Images

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