23 Maggio 2022

MotoGP: Petrucci, Rossi, Pasini, Foggia… I “re d’Italia” al Mugello

L'urlo di Petrucci, il trionfo di Dovizioso, il settebello di Rossi, ma anche le classi minori. Le vittorie italiane al Mugello.

petrucci motogp mugello

Il mitico circuito del Mugello ha una lunga storia per quanto riguarda il Campionato del Mondo. Quest’anno tornerà ad ospitare di nuovo le due ruote, stavolta con piena capienza di pubblico dopo due anni complessi a causa del Covid. Sarà un’emozione in più per tutti i ragazzi italiani presenti nel Motomondiale, determinati a brillare nel primo round tricolore del 2022. Nonché a ripetersi, od a ripetere quanto fatto dai loro predecessori. Guardiamo nello specifico le categorie moderne, ovvero la Moto3, la Moto2 e la MotoGP: chi sono stati i “re d’Italia”, i vincitori di casa sulle colline toscane? Senza farci mancare alcune emozionanti prime volte, grandi battaglie, domini per anni… Rivediamoli.

Moto3: i ‘4 moschettieri’, con due prime volte

È la categoria che conta il maggior numero di piloti italiani in trionfo. La nuova classe minore è partita ufficialmente nel 2012, ma ci sono voluti un paio d’anni. La firma è quella di Romano Fenati, che si prende così il 3° dei quattro successi in totale in quella stagione. Una vittoria alla fine di un’intensa battaglia tipica di questa categoria. Gli sono bastati appena 10 millesimi per avere la meglio su Isaac Viñales ed Alex Rins! Andiamo poi avanti al 2017 per un’emozionante “prima volta”: Andrea Migno infatti ‘sceglie’ proprio il Mugello per inserirsi di diritto nella lista dei vincitori di GP! Anzi, è una doppia gioia tricolore con il 2° posto di Fabio Di Giannantonio, battuto dal saludecese per appena 37 millesimi. Avanti di altri due anni e gli italiani sono ancora super protagonisti in casa. Su tutti Tony Arbolino, anche lui autore dell’impresa: il primo trionfo mondiale in carriera avviene proprio al Mugello, con una volata al fotofinish! Un primo sigillo diventato poi anche un tatuaggio celebrativo. Di nuovo doppietta italiana con Lorenzo Dalla Porta 2° e battuto per soli 29 millesimi! Per finire, l’anno scorso è arrivato un altro successo tricolore firmato Dennis Foggia, nuovamente al fotofinish per pochi centesimi. Il 1° trionfo dell’anno, il 2° in carriera, in un evento però segnato dall’incidente fatale di Jason Dupasquier durante le qualifiche.

Moto2: doppietta abruzzese e fine del digiuno

Sono stati solo due invece i nomi italiani capaci di mettere il proprio sigillo nell’attuale classe intermedia. Il cui esordio risale al 2010, il primo anno in sostituzione della storica 250cc. Ed è proprio in quella prima stagione che c’è il primo successo tricolore sul mitico Mugello. Ci pensa Andrea Iannone, re d’Italia sul tracciato toscano con pole position, netta vittoria e giro veloce della corsa. Da segnalare un secondo tricolore sul podio, quello per Simone Corsi 3° al traguardo. L’abruzzese di Speed Up ripete l’impresa due anni dopo, stavolta in maniera più combattuta. In rimonta dopo una brutta partenza, in lotta poi nella zona podio, fino a riuscire ad avere la meglio all’ultimo giro su Espargaró, con la zampata decisiva alla “San Donato”. Vittoria con omaggio ai Vigili del Fuoco, dei quali indossa casco e tuta alla fine della corsa. Andiamo avanti poi fino al 2017 per trovare l’ultimo successo tricolore della categoria. L’eroe dell’evento è Mattia Pasini, autore di una corsa spettacolare condotta sempre al comando, con un finale però da infarto. Nell’ultimo giro l’italiano subisce il sorpasso di ben due piloti, ma ne segue un doppio capolavoro: alla “Casanova-Savelli” si libera di Alex Márquez, alla prima “Arrabbiata” ha la meglio su Lüthi. Dal Mugello 2009 al Mugello 2017, è la sua prima strepitosa vittoria in Moto2 a grande distanza dall’ultima in 250cc. E sarà lì che lo rivedremo quest’anno: Pasini sarà wild card al GP d’Italia 2022, i dettagli.

MotoGP, parte 1: il settebello di Valentino Rossi

Passiamo ora alla classe regina, che ha assunto la denominazione attuale nel 2002. È da allora che è iniziata la sequenza vincente di un pilota in particolare, tutt’ora il detentore del maggior numero di successi al Mugello. Valentino Rossi ha dominato due edizioni del GP con Honda ed altre cinque con Yamaha, scia di vittorie conclusa nel 2008. Iniziamo dal 2002 con una super doppietta tricolore completata da Max Biaggi, l’anno dopo podio tutto azzurro con Rossi-Loris Capirossi-Biaggi. Anno 2004 ed ecco ancora Rossi in alto, con Biaggi sul 3° gradino, mentre nel 2005 è ancora di più una leggendaria festa italiana, un’epica battaglia rimasta negli occhi e nel cuore di tutti i tifosi. Brilla il tricolore con Rossi, Biaggi, Capirossi e Marco Melandri, stavolta serviva un gradino in più sul podio… Nel 2006 è ancora show italiano grazie a Rossi e Capirossi, arrivati infine così al traguardo alla fine di un’altra corsa indimenticabile. L’anno dopo invece non c’è storia, una cavalcata solitaria fino alla bandiera a scacchi per il 6° sigillo consecutivo sul mitico tracciato toscano. Nel 2008 il discorso non cambia: Valentino Rossi è di nuovo il signore del Mugello, è il suo ultimo trionfo su questa pista.

MotoGP parte 2: emozioni Ducati

Seguiranno un trionfo per Stoner, Pedrosa e Márquez, più cinque successi per Jorge Lorenzo, prima di rivedere un pilota di casa sul gradino più alto del podio del Mugello. Serve un italiano su moto italiana con squadra italiana per l’impresa, con Andrea Dovizioso che nel 2017 interrompe il digiuno di vittorie tricolori. Poco importa che non ci fosse feeling con la Rossa, o che la notte prima avesse sofferto per un’intossicazione alimentare. A quanto pare un GP di casa fa miracoli: ‘Desmodovi’ è semplicemente perfetto, è un trionfo ricco di significato. C’è un altro italiano in rosso sul terzo gradino, Danilo Petrucci, l’eroe dell’evento di due anni dopo. Un pilota che qualche podio l’aveva fatto, ma non aveva ancora vinto una corsa. Quale occasione migliore? La gara vede quattro battaglieri protagonisti senza esclusione di colpi, per una lotta senza respiro. Nella storia il sorpasso interno con cui ‘Petrux’ beffa in un solo colpo sia Márquez che Dovizioso, l’urlo finale per un risultato voluto con tutte le sue forze. Ci sono voluti 124 GP, il ternano non trattiene le lacrime: è una prima vittoria mondiale indimenticabile!

Foto: motogp.com

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