18 Ottobre 2022

MotoGP, Petrucci ammette: “Dovizioso ed io a volte perplessi con Dall’Igna”

Danilo Petrucci passa in rassegna la sfida finale per il titolo MotoGP tra Bagnaia e Quartararo E ricorda quando era nel box Ducati con Dovizioso...

MotoGP, Danilo Petrucci

Danilo Petrucci ha respirato nuovamente l’atmosfera del paddock MotoGP in occasione del GP del Buriram, quando è montato in sella alla Suzuki GSX-RR di Joan Mir, alle prese con un infortunio alla caviglia. Ha vissuto un anno a ritmi serrati da quando ha chiuso l’avventura nel Motomondiale con KTM, si è allenato nel rally, ha partecipato alla Dakar vincendo una tappa, si è trasferito negli USA per il MotoAmerica. Dopo l’ultima gara ha preso il primo volo per l’Oriente in direzione Thailandia, per un fine settimana indimenticabile, al di là del risultato che poco conta. Infine ritorno nella sua Terni per riabbracciare amici e familiari e partecipare a qualche sfida di enduro

Sostegno morale per Quartararo

Da casa ha assistito al GP d’Australia, snodo cruciale di questo campionato MotoGP, con Pecco Bagnaia nuovo leader. Fabio Quartararo viene scalzato dal primo posto con 14 punti di distacco e adesso la risalita per il campione della Yamaha si fa dura. Non solo per il divario tecnico tra la sua YZR-M1 e la Ducati GP22 del rivale torinese, ma anche perché accerchiato da otto Desmosedici per nulla facile da sorpassare. E quando prova a spingere di più finisce come a Phillip Island, che cade sul manto d’asfalto e incassa uno zero pesante per il destino iridato. A lui va la simpatia e il supporto morale di Danilo Petrucci: “Tengo anche per lui perché vedo Davide contro Golia. Era impensabile fino a pochi mesi fa che un pilota lottasse contro sette Ducati“, ha detto a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Quando vedi che perdi sempre più punti, ce la metti tutta ma non basta, è normale sentirsi schiacciato“.

Ascesa Ducati verso il titolo MotoGP

D’altra parte Ducati sta dimostrando una netta supremazia nel campionato MotoGP, come attesta il Mondiale Costruttori vinto con cinque gare di anticipo. Ma la Casa emiliana adesso vuole centrare l’appuntamento con la storia e mettere le mani sul titolo Piloti che manca dal 2007. Negli ultimi anni ne è passata di acqua sotto i mulini desmodromici, la Rossa è sicuramente migliorata in percorrenza a centro curva rispetto alla versione a disposizione di Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso fino al 2020. “E’ tutto merito di Gigi Dall’Igna. Tante volte io e Dovizioso eravamo perplessi su quello che ci faceva provare, perché non capivamo a cosa servisse“, ha ammesso il pilota ternano. “Ma un po’ di millesimi qui, un po’ di millesimi là, alla fine trovi quei decimi che adesso in MotoGP ti fanno vincere le gare“.

Attenzione a Marc Marquez

Ducati ha una grande occasione da non farsi sfuggire, la prossima tappa in Malesia sarà anche una guerra di nervi, bisogna archiviare il discorso mondiale quanto prima. Valencia sarà il round finale di questa stagione 2022, una pista dove le Desmosedici GP saranno sicuramente favorite. Ma dal prossimo anno Bagnaia, Bastianini e gli altri non avranno vita facile contro Marc Marquez, sul podio australiano nonostante una condizione fisica non ancora perfetta e una Honda RC-V che lamenta molte lacune tecniche. “Fino a due gare fa la Honda era in crisi e non faceva punti, domenica ha quasi vinto. Non so come va la Honda, ma Marc è molto veloce – ha concluso Petrucci -. E il prossimo anno sarà tra i pretendenti. Per questo il 2022 è una buona occasione per vincere il titolo, perché poi…“.

Foto: Motogp.com

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