20 Gennaio 2023

MotoGP, Massimo Rivola lancia la sfida: “Aprilia se la può giocare”

Aprilia vuole dimenticare l'amaro finale di stagione MotoGP '22. Massimo Rivola e Romano Albesiano suonano la carica.

MotoGP, Maverick Vinales

Romano Albesiano e Massimo Rivola hanno formato un ottimo connubio dal 2019 e portato Aprilia a contendersi il titolo MotoGP nella stagione 2022. L’amministratore delegato ha portato linfa vita a livello ingegneristico, con l’approdo di nuove menti tecniche dalla F1 e non solo presso l’azienda di Noale. Dopo anni di errori, tentativi e progressi il veterano Aleix Espargarò ha avuto finalmente tra le mani una RS-GP in grado di puntare alle zone di vertice. L’arrivo di Maverick Vinales ha aumentato la potenza di fuoco del team factory, con l’aggiunta di una squadra satellite che aiuterà il costruttore veneto nella raccolta dati utile per l’evoluzione futura della moto.

Aprilia, l’unione fa la forza

Primo podio in MotoGP nel 2021, prima vittoria nel 2022, a poche gare dal finale Aleix era ad un passo dalla leadership. Poi alcuni errori generali hanno costretto a perdere terreno in classifica e il pilota di Granollers si è dovuto accontentare amaramente di un quarto posto finale. Aprilia ha potuto celebrare il terzo posto nel Campionato Costruttori e nel Campionato Team. La collaborazione con Massimo Rivola ha consentito al 59enne Romano Albesiano di concentrarsi solo sugli aspetti tecnici, ha creato sintonia e il reparto racing ora ragiona come una grande famiglia. Sono loro a dettare le linee guida del progetto MotoGP, il merito va anche ad un folto gruppo di collaboratori che ricevono e assimilano le loro idee, proponendo a loro volta nuove linee-guida. Un team che si muove all’unisono e cerca il riscatto dopo la debacle nello scorso Mondiale.

L’evoluzione del prototipo MotoGP ’23

Cosa possiamo aspettarci dalla nuova Aprilia RS-GP23? “Un progresso in linea con quello degli ultimi anni, avremo prestazioni su tutto ciò che è misurabile – spiega Romano Albesiano a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Quindi motore, aerodinamica, numeri telaistici e parametri di questo tipo. E anche su cose meno misurabili avremo dotazioni migliori, ad esempio a livello elettronico, che ci permetteranno di avere più sotto controllo il funzionamento della moto in accelerazione e freno motore. Con l’arrivo del team satellite sono arrivate più persone con esperienze diverse, mi aspetto una crescita importante che dovrà dare risultati“. L’obiettivo primario è non ripetere più gli errori commessi nelle ultime cinque gare del campionato MotoGP ’22. “A livello organizzativo, di affidabilità, procedure e gestione componenti abbiamo fatto dei passi in avanti, mi aspetto che elimineremo questo tipo di situazioni“.

Dalla rabbia alla nuova motivazione

Un innesto importante ai box è quello di Manu Cazeaux, nuovo capotecnico di Maverick Vinales con cui ha già collaborato nel suo periodo in Suzuki. Gli elementi sono tutti allineati per fare una grande stagione, l’introduzione delle gare sprint saranno un terreno vergine su cui pianificare nuove strategie. La RS-GP23 non potrà compiere altri passi da gigante come negli anni precedenti, sarà fondamentale limare quei dettagli capaci di fare la differenza. E, soprattutto, azzerare il rischio di errori. “L’anno scorso è finito malissimo – sottolinea Massimo Rivola -. C’è una grande rabbia che trasformiamo in motivazione per partire subito forte. Quest’anno con 21 eventi e 42 gare sarà ancora più difficile, ma abbiamo raddoppiato gli sforzi in tutti i sensi. Quattro moto in pista, Vinales sarà alla pari con gli altri… Sono fiducioso, ogni anno siamo migliori, ma non nascondo che sarà molto dura vista la qualità dei competitor. Andremo però a giocarcela“.

Foto: MotoGP.com

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