14 Marzo 2022

MotoGP, Marc Marquez studia i dati di Pol: il segreto è il freno posteriore

Marc Marquez deve adattare il suo stile di guida alla nuova Honda RC213V. Al vaglio la telemetria di Pol Espargarò che sa sfruttare al meglio il freno posteriore.

MotoGP, Marc Marquez

Il primo confronto interno al box Honda ha visto vincere Pol Espargarò su Marc Marquez, durante la prima gara di MotoGP 2022 a Losail. Le ampie modifiche apportate alla RC213V hanno allontanato il pilota di Cervera dalle sue esigenze e lo costringono a modificare lo stile di guida, puntando maggiormente sul freno posteriore, punto di forza del suo compagno di box. Durante l’inverno i tecnici HRC hanno puntato molto sull’aderenza al posteriore, di contrappasso l’avantreno ha perso qualcosa e spinge a domare il prototipo in modo differente rispetto agli ultimi anni.

Marc Marquez studia la telemetria di Espargarò

Nel GP dell’Indonesia Marc Marquez proseguirà la sua fase di adattamento con il vaglio della telemetria di Pol, sul podio in Qatar e il più veloce durante i test invernali in Indonesia. “In queste prime uscite di campionato servirà pazienza, perché a volte il titolo mondiale si vince o si perde nelle prime due o tre gare“, ha commentato l’otto volte iridato. “Non ho ancora controllato [i suoi dati] ma ha guidato un po’ meglio di me per tutto il week-end. Sembra che riesca a frenare bene in ingresso di curva, usa molto il freno posteriore. Non posso ancora usare molto il freno posteriore, altrimenti perdo il posteriore. È bello avere un buon riferimento nel box, ora dobbiamo capire cosa ha fatto meglio“.

Ritornare a Mandalika a distanza di un mese sarà fondamentale per tracciare un primo bilancio tecnico. Tante le novità della RC213V, in Qatar l’attenzione di Marc Marquez è andata soprattutto alla gestione delle gomme. “Continueremo questo processo per adattare la moto al mio stile di guida. Come ho detto dall’inizio, è un grande cambiamento ma ha potenziale: la moto va diversamente ma il potenziale c’è, eravamo su un circuito molto particolare in Qatar, capiremo meglio il nostro livello a Mandalika, in Argentina e ad Austin“. Nel primo appuntamento della stagione MotoGP il campione di Cervera non è andato alla ricerca del limite preferendo portare a casa un prezioso 5° posto. Non ha mai impensierito il gruppo di testa, inutile rischiare di ritornare a casa con uno zero. La realtà è questa: “In queste prime gare non possiamo giocare per la vittoria“.

Marquez contro la nuova aerodinamica

Quando ha esordito in classe regina nel 2013 le MotoGP erano molto differenti da quelle attuali, l’aerodinamica aveva un’importanza meno incisiva, le alette non esistevano. “Lo spettacolo era migliore“, ha sottolineato Marc Marquez. Ma con il suo talento ha saputo colmare ogni cambiamento e lacuna tecnica, almeno fino all’incidente di Jerez nel 2020 che lo ha costretto a saltare l’intera stagione e le prime due tappe del Mondiale successivo. A detta del fuoriclasse Honda questo sport si starebbe evolvendo in discesa: “Senza le ali era più difficile guidare, ma i sorpassi erano più agevoli. Era più facile sbagliare, ma anche superare. Ora le moto sono più facili da guidare. Non commetti più errori così facilmente. Devi sempre guidare con precisione e dolcezza. Ma è diventato più difficile sorpassare e guidare a ridosso di un avversario“.

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