11 Febbraio 2022

MotoGP: Bezzecchi, Di Giannantonio e l’incidente ‘di riflesso’

Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi, rookie alla scoperta del Mandalika Circuit. Un altro passo nel processo di apprendimento della MotoGP.

motogp bezzecchi diggia

Prima giornata al Mandalika Circuit in cui tutti sono esordienti, essendo un nuovo tracciato per la MotoGP. Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio in particolare sono i nostri due rappresentanti tra i rookie 2022, quindi oltre alle difficoltà della top class si è aggiunta una nuova pista non proprio in buone condizioni. Non sono mancati anche degli incidenti per i ragazzi italiani, ben due per l’alfiere VR46, in un certo senso ‘condizionato’ dal collega… Alla fine il pilota Gresini ha chiuso 14° con 54 giri a referto, 63 invece per ‘Bez’ 21° (la classifica completa). Nel complesso poi il layout del circuito indonesiano decisamente non dispiace.

“Sarei caduto lo stesso”

Fabio Di Giannantonio infatti ha sottolineato più volte questo aspetto nel suo commento di fine giornata. “È una pista molto veloce, mi sono divertito. Il T2 poi è molto bello, si possono fare tanti traversi, ci sono curve veloci, e la MotoGP è figa perché puoi farla derapare.” A livello di somiglianze, “Ha una piccola parte di Mugello, diciamo così, con due S un po’ veloci, e l’ultima parte assomiglia in parte alla pista argentina, non mancano un paio di staccate forti.” Non è mancato un incidente. “È il mio primo in MotoGP e credo che sarei caduto lo stesso, non è stato un disastro.”

Non manca un commento sull’argomento di giornata. “Stamattina è stata dura con la polvere ed i sassi” ha ammesso. Spiegando poi la scelta dei 20 giri da svolgere entro le 15:00 locali. “Non una costrizione, direi più un accordo tra gentiluomini: l’organizzazione certo voleva la nostra sicurezza, eravamo tutti assieme ed abbiamo deciso di fare questi 20 giri per pulire la pista e capire se continuare. In seguito le condizioni sono migliorate.” Ma se si corresse oggi? “A livello di vie di fuga la pista è sicura, dentro al momento è una situazione diversa: la linea è pulita, se cerchi il sorpasso esterno però sei per terra. Penso che tanti si tirerebbero indietro.”

“In Ducati guardo tutti”

Pur perplesso per le condizioni inizialmente incontrate, anche Marco Bezzecchi si è decisamente divertito sul Mandalika Circuit. Spiegando poi le sue due cadute. “Nella prima ero dietro a Di Giannantonio, che ha commesso un errore ed è caduto. Io ho frenato un po’ per non finirgli addosso, ma sono finito a terra. Una caduta di riflesso” ha ammesso il pilota VR46 Racing Team a giornata conclusa. Di diversa natura invece il secondo incidente. “Ero leggermente fuori linea e lì lo sporco è incredibile, sono andato largo e ho perso l’anteriore. Fortunatamente non sono state cadute importanti, solo scivolate.”

Si parla poi del feeling in sella. “La moto penso di averla abbastanza capita, ma tra il dire ed il fare… Mi manca ancora qualcosa.” Aggiungendo poi che “Ciò che più mi manca al momento è la consapevolezza di quanto puoi spingerti oltre. Non ho ancora la giusta dimestichezza con la moto.” Chi osserva di più tra i colleghi Ducati? “Sarebbe bello prendere spunto un po’ da tutti, ma non è così facile. Diciamo che io e Luca [Marini] abbiamo uno stile abbastanza simile. Mi piacerebbe ad esempio guidare come Bagnaia, come Martín o come Enea, od anche Luca, ma in generale vanno tutti forte.”

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Foto: motogp.com/VR46 Racing

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