26 Aprile 2024

Luca Salvadori “Chi perde spiega: io non volevo spiegare più”

Luca Salvadori a CorsedimotoTV racconta il week-end di Misano, spiega perché ha scelto il V4R e quali sono le sue aspettative per IRRC e CIVS

Luca Salvadori

“Chi vince ha sempre ragione” cita un vecchio proverbio. Spesso i piloti che trionfano con pacchetti tecnici superiori a quelli avversari suscitano invidie o antipatie. E così come Michele Pirro è stato accusato per anni di “portare via le caramelle ai bambini”, Luca Salvadori viene talvolta criticato perché partecipa al National con una moto da Mondiale Superbike. Non basta però una Ducati V4R per andare forte e per fare certi tempi. E il pilota milanese nella prima gara stagionale ci ha messo tanto di suo: a livello di polso ma pure di testa gestendo la corsa in modo impeccabile.

Le parole di Luca Salvadori nell’intervista a CorsedimotoTV.

“All’inizio a Misano è stato comodo poi dal quinto giro ho iniziato a vedere i fantasmi degli ultimi ultimi due anni. Allora mi sono detto “portiamola a casa belli tranquilli perché a diventare polli ci vuole un attimo”. E l’ho portata a casa in tranquillità.

Il sabato c’è stato il diluvio ed ho rosicato perché mi sarebbe piaciuto fare l’en plein: libera1 -2 e qualifica 1-2. L’essenziale era la gara ed è stato bello, bellissimo, non posso chiedere di più. Voglio ringraziare tantissimo la squadra perché non ci si rende conto di quello che c’è dietro le quinte, di ciò che serve per fare funzionare un mezzo così, per metterla a punto. Luca Conforti ha fatto un lavoro incredibile e lo ringrazio così come tutta la squadra e gli sponsor. Ora ce la godiamo e non vedo l’ora d’iniziare il CIVS e l’IRRC”.

Gestire un V4R non è una passeggiata

Avendo un mezzo tecnicamente avanzato siamo andati a Misano in modo molto soft senza ingegneri o altro ma sapendo che se va in terra è un problema. Ho dovuto scoprire quindi una parte di me ponderata che forse non si conosceva. Gli anni scorsi per stare davanti con in V4S ero sempre al massimo ed era più complicato. Ora a Misano avevamo fatto dei bei test e sapevamo che non ci saremmo dovuti inventare nulla. Però l’appetito vien mangiando e vedere un 1’35″5 senza tirare al massimo, anche lo velocità non erano incredibili, significa che possiamo perfezionarci parecchio”.

La scelta della moto

Come si dice “chi vince festeggia, chi perde spiega”. Io per due anni ho dovuto spiegare e di essere vice-campione mi ero un po’ rotto. Non potevo sapere prima chi ci sarebbe stato quest’anno allora mi sono detto “voglio essere nelle condizioni di giocarmela o alla pari o essere messo meglio degli altri”. Adesso non vedo l’ora che vengano Gamarino, La Marra e gli altri così ci sarà più bagarre, movimento”.

Luca Salvadori a breve nel CIVS e nell’IRRC

Io ho creato tutto il cinema per poter fare il pilota e quando non vinco mi girano particolarmente. Mi sto un po’ troppo abituando, a fine anno, a dire “si poteva andare meglio”. E’ comunque già difficile fare secondo, terzo, essere competitivi per tanti anni. L’obbiettivo è vincere anche in salita nel CIVS con V4S e mi piacerebbe andare all’IRRC, in mezzo agli esperti della categoria, e magari tirare fuori un podio. Lì il regolamento è simile a quello della Superbike e sarebbe bello andare ad Hengelo, in maggio, con la V4R”.

Lascia un commento