28 Maggio 2023

MotoGP, l’ex tecnico Ducati: “Valentino Rossi non ha colpe”

Manuel Cazeaux, capotecnico di Maverick Vinales, parla del suo esordio in Ducati, il trionfo di Casey Stoner e il tonfo di Valentino Rossi.

Valentino Rossi, MotoGP

Manuel Cazeaux ha maturato anni di esperienza nel paddock della MotoGP e, dopo l’annuncio dell’addio di Suzuki, Aprilia si è fiondata sul capotecnico per affiancarlo a Maverick Vinales. Una ricongiunzione tra i due dopo gli anni trascorsi nel box azzurro di Hamamatsu. Ma l’esordio del tecnico argentino nel Motomondiale risale con il marchio Ducati, quando Preziosi era alla guida del marchio italiano.

Cazeaux all’esordio in Ducati

In un’intervista a Manuel Pecino per il sito Motosan, Cazeaux sottolinea come all’epoca la Casa di Borgo Panigale fosse già all’avanguardia nel campo dell’elettronica. “Penso che siano stati pionieri in termini di gestione dell’elettronica. Già allora il livello era altissimo, anche rispetto a quello che ho visto in Suzuki nel 2015”. In questo settore i grandi progressi non sono stati fatti nella direzione che molti potrebbero pensare. “La parte dell’elettronica che fa le cose sulla moto non si è evoluta molto. È la parte che permette di analizzare i dati e tutta la questione dei sensori che ne ha fatto esplodere lo sviluppo. Grazie a questo possiamo evolvere le moto“.

La grandezza di Casey Stoner

Nel suo secondo anno in Ducati, Manuel Cazeaux ha potuto vivere da vicino la gloriosa epoca di Casey Stoner. Il pilota australiano ha domato una moto che, seppur molto potente, era difficile da gestire docilmente. “La Ducati sperava in Stoner, sapevano che aveva del potenziale, ma nessuno si aspettava che facesse quell’anno nel 2007“. Parte di quel successo è dovuto anche alla sua capacità di saper interpretare correttamente i dati della telemetria. “Era un pilota con una sensibilità impressionante nel trovare il limite, frenava molto tardi e accelerava molto presto. Quasi cercava la caduta e, nel momento in cui stava per cadere, dava gas e rialzava la moto come solo pochi sanno fare“.

La parentesi buia di Valentino Rossi

Non è andata altrettanto bene tra Ducati e un altro grande campione della MotoGP, Valentino Rossi. In sella alla Desmosedici ha registrato un biennio davvero difficile che l’ha spinto a ritornare in sella alla Yamaha. “Non ha colpe perché ha trovato una moto che non era facile interpretare da un giorno all’altro”, ha commentato Cazeaux. “Rossi ha trovato una moto con la quale non si trovava a suo agio. Ciò che è stato fatto di sbagliato è stato cambiare tutto. Quando Rossi è arrivato in Ducati, la moto era completamente cambiata e di solito non va bene in poco tempo“. Il tecnico argentino infine ammette: “Ho sofferto molto quando i risultati non sono arrivati con Valentino”.

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Foto: Instagram @valeyellow46

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