1 Settembre 2020

MotoGP, Jack Miller: “Senza Marc Marquez vittoria aperta a tutti”

Jack Miller è nella lista dei favoriti per la corsa al titolo MotoGP 2020. Senza Marc Marquez cambia l'approccio alle gare di tutti i piloti.

MotoGP, Marc Marquez

Per Honda e Marc Marquez è una stagione MotoGP di “riposo” in cui bisogna interrompere la lunga scia vincente. Il doppio intervento al braccio del campione di Cervera costringe a puntare su obiettivi ben diversi: un arduo assalto al podio con Takaaki Nakagami e l’apprendistato del rookie Alex Marquez. Nell’attesa di rivedere in pista il suo matador e che arrivi Pol Espargarò in sella alla RC213V nel 2021. “L’obiettivo è tornare più forti che mai. Perdi un anno per vincerne tanti“, scrive il team Repsol Honda sui social.

L’assenza di Marc cambia gli scenari

L’assenza di Marc Marquez ha cambiato le prospettive degli avversari, come dimostrano i quattro differenti vincitori in cinque gare. E la lista degli aspiranti al Mondiale è ancora più lunga e comprende anche Jack Miller. “Sarà bello vedere il nome di qualcun altro su quel trofeo“, ha detto il pilota australiano a BBC Sport. “Che non ci sia Marc è un vero peccato. Non dico che avrebbe vinto tutte le gare, ma ha aperto le porte ai ragazzi per vincere“.

Jack Miller è al terzo posto in classifica dopo cinque gare, a 14 punti dal leader Fabio Quartararo. Senza il campione in carica cambia l’approccio alla gara di tutti i piloti della classe MotoGP. Brad Binder e Miguel Oliveira hanno vinto la loro prima gara nella massima serie, Andrea Dovizioso è ad un passo dalla vetta con una sola vittoria stagionale. “Abbiamo visto tutti quanto fosse forte prima della caduta, sarei stupido a non dirlo. Jorge [Lorenzo] è l’unico ad aver vinto un titolo nell’era Marquez“.

Il nodo sicurezza

Sarà un campionato contrassegnato anche dai tanti infortuni, Valentino Rossi e Maverick Vinales hanno rischiato seriamente per la propria incolumità. I due incidenti del Red Bull Ring hanno segnato il paddock della MotoGP anche se il rischio fa parte di questo sport. Quello austriaco è un tracciato dove si viaggia a oltre 300 km/h sui rettilinei, moto e gomme sono sottoposte ad un forte stress. “Il fatto che siamo andati via senza nessuno ferito grave è positivo, ma di sicuro ci sono modi per rendere quella pista [in Austria] più sicura. Le corse motociclistiche sono pericolose, lo sappiamo tutti. Gli organizzatori e i piloti stanno facendo del nostro meglio per renderlo il più sicuro possibile“.

Video: Instagram @box_repsol

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