15 Gennaio 2023

MotoGP, Enea Bastianini: cambio di Dna per brillare nelle gare sprint

Enea Bastianini dovrà cambiare mentalità dalla stagione MotoGP '23: le gare sprint richiedono uno stile di guida diverso.

MotoGP, Enea Bastianini

Enea Bastianini si è guadagnato la promozione nel team Ducati factory dopo le prime due stagioni in MotoGP con una squadra satellite. Due podi all’esordio, ma la scintilla d’amore con la Ropssa è scoccata nel 2022, con quattro vittorie che hanno sgranato gli occhi dei manager di Borgo Panigale. A fine agosto l’annuncio ufficiale del passaggio in divisa rossa, ma davanti a sé il ‘Bestia’ ha una doppia sfida, con se stesso e contro gli avversari.

La grande novità della MotoGP

Nella stagione MotoGP ’23 tutti dovranno fare i conti con la novità delle Sprint Race. Giri e punteggio dimezzato, ma anche le moto potrebbero cambiare. Ad esempio la GP Commission ha stabilito che la capacità massima del serbatoio per le gare sprint è confermata a 12 litri. Le squadre possono scegliere di usare un serbatoio tradizionale contenente la metà della benzina, oppure un serbatoio realizzato appositamente per questa capacità. La strategia dei team potrebbe volgere soprattutto su questo settore, gli ingegneri trovare delle soluzioni vincenti su un terreno ancora vergine. Allo stesso tempo le Sprint Race potrebbero agevolare alcuni piloti e penalizzare altri, costringendo inoltre a raddoppiare il fattore rischio (in attesa di decidere che pagherà i bonus…). Chi meglio conosce la sua moto dovrebbe in teoria avere una marcia in più, premesso che il rispettivo prototipo 2023 sia cresciuto bene nella pausa invernale.

Lo stile di guida di Bastianini

Enea Bastianini è uno di quei piloti abituato a fare la differenza negli ultimi giri, o quantomeno nella seconda parte di gara, grazie alla sua capacità di preservare la gomma posteriore. Il suo stile di guida cerca di limitare lo slittamento della gomma in curva, punto di forza a fine gara ma uno svantaggio sul giro secco (alias qualifiche). Al pilota romagnolo del team Ducati factory servirà uno step soprattutto psicologico per fare cassa nelle gare sprint ed essere veloce sin dal venerdì, quando si guadagnerà l’accesso diretto nel Q2 . Nel Mondiale MotoGP 2022 ha conquistato quattro vittorie in sella alla Desmosedici GP dell’anno precedente. A Losail, Austin e Le Mans, ‘Bestia’ ha preso il comando a meno di otto giri dalla fine, ad Aragon ha superato Pecco Bagnaia all’ultimo giro. A Misano e a Sepang ha tentato il sorpasso nel finale sul connazionale e compagno di marca senza riuscirci. Ma questo “exploit finale” non è certo casuale.

Meno gomme, meno elettronica

La capacità di Enea Bastianini nel preservare le gomme è una caratteristica del suo Dna, difficile da riplasmare in poco tempo. A detta dello stesso pilota i dati della telemetria dimostrano questa sua dote nel pattinare meno in uscita di curva. Una dote che aveva già notato Jack Miller nell’ultima stagione, tanto da provare ad emularlo ma senza riuscirci. “Ha uno stile molto particolare, sta molto al centro [della moto], con la testa che si sposta quando è in curva“, ha descritto l’australiano ex Ducati. “Riesce a far muovere la moto, restando ben saldo e calmo“. Il 25enne alfiere di Rimini ha un approccio molto fluido alla guida, un po’ funambolo, capace di sorpassare nei momenti più inattesi e difficili della gara. “Un’altra mia particolarità è quella di usare meno elettronica sulla moto. Alcuni piloti usano molta elettronica, ma io preferisco una mappatura meno avanzata e una gestione meno elettronica“.

Il prossimo step di Enea

Un modo di guidare la Ducati che lo spinge a consumare maggiormente la parte centrale della gomma, di meno le zone laterali. “Non mi piace scivolare perché non è il mio stile – ha spiegato Bastianini -. Quando sono in moto voglio sempre essere al limite, poco prima che la gomma cominci a slittare, ho una grande sensibilità con la gomma posteriore e per me non va bene slittare“. Una dote che lo porta ad avere qualcosa di molto differente rispetto agli altri colleghi, come ha osservato Jack Miller: “Il suo stile di guida è molto diverso da tutti noi in griglia“. Ovviamente c’è un risvolto della medaglia: Enea non riesce ad essere troppo incisivo sul singolo giro. Terzo in classifica finale piloti MotoGP 2022, ma soltanto settimo nel BMW M Award che premia i migliori delle qualifiche. Un tallone d’Achille che il pupillo di Carlo Pernat sa di dovere ottimizzare. “È da tanto che cerco di imparare a scivolare di più in qualifica e sto progredendo in questo settore… Quando non ho molto feeling davanti, ho difficoltà ad attaccare davvero“.

Foto: MotoGP.com

Lascia un commento