23 Ottobre 2022

MotoGP, Ducati alta tensione. Dall’Igna: “Può succedere di tutto”

Gigi Dall'Igna parla alla vigilia di una gara decisiva per il titolo MotoGP. Ducati può rimettere le mani sul Mondiale con Pecco Bagnaia.

Pecco Bagnaia e Gigi Dall'Igna

La Ducati sta vivendo il miglior momento della gestione Gigi Dall’Igna, accarezza i sogni di titolo mondiale MotoGP e guarda con ottimismo al futuro. La nuova filosofia incentrata sui giovani piloti ha portato all’esplosione di talenti come Enea Bastianini, Jorge Martin, Marco Bezzecchi (rookie of the year). Con otto Desmosedici GP in pista tutto diventa più facile una volta avviato il motore della squadra.

Ducati da 110 e lode

Per vincere il Mondiale non è necessario il top player a tutti i costi. In passato la Casa di Borgo Panigale ha investito decine di milioni su Jorge Lorenzo, ha provato a tentare Marc Marquez, ma senza esito. Nella stagione MotoGP 2022 lo scettro iridato è nelle mani di un giovane pilota, già campione Moto2 nel 2018, di nome Pecco Bagnaia. Un “pulcino” cresciuto nel pollaio di Valentino Rossi, massimo risultato con investimento minimo. Il merito va anche all’ingegnere veneto Dall’Igna che ha saputo forgiare una freccia rossa che attualmente ha il miglior pacchetto in griglia. “Quest’anno abbiamo fatto un buon lavoro, sia i tecnici che i piloti – sottolinea a Dazn il direttore generale di Ducati Corse -. Tutti i piloti che hanno guidato questa moto ci hanno aiutato in qualche modo a svilupparla ed è per questo che siamo lì“, ha detto.

Tensione da titolo MotoGP

Il GP della Malesia non è iniziato nel modo migliore per Pecco, che sconta qualche problema di pressione mentale. Inevitabile per chi si ritrova a rincorrere il Mondiale MotoGP per la prima volta. “La tensione in questo momento è alta. Le nostre moto stanno andando bene. Lo ha dimostrato Jorge Martín, che ha ottenuto una pole position stratosferica – aggiunge Gigi Dall’Igna -. Credo che in gara possa succedere di tutto“. Ancora due gare per completare il lavoro, poi dopo Valencia l’attenzione sarà interamente rivolta al prossimo prototipo GP23. Non sarà nulla di rivoluzionario, del resto sarebbe folle il progetto di apportare modifiche sostanziali ad una moto che sembra avere un potenziale sempre in crescita, capace di esprimersi al meglio su ogni tracciato. E sul futuro della line-up piloti il boss dal pizzetto cromato è chiaro: “Penso che il binomio Marquez-Honda sia inseparabile“.

Nessun ordine di scuderia

Pecco Bagnaia paga lo stress dell’esame di fine anno, l’ansia da esame che lo renderà campione una volta superato. In Malesia per la prima volta ha invocato gli ordini di scuderia, dopo averli respinti per settimane. La partenza dal nono posto ha riportato a galla vecchi fantasmi, la paura di dover mollare lo scettro iridato dopo averlo accarezzato per alcuni giorni. Il team Lenovo Ducati fa quadrato intorno al suo cavallo di razza. “Man mano che ci avviciniamo all’ultima gara è più importante prestare attenzione che Pecco non abbia problemi“. Nessuno parla di ordini di scuderia, ma solo raccomandazioni per gli altri piloti del marchio emiliano. “Questo è ancora l’obiettivo che abbiamo ed è quello che comunicheremo ai nostri piloti. In questo momento penso che l’importante sia partire con l’idea della vittoria“.

Foto: Ducati Corse

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