12 Gennaio 2023

MotoGP, dispositivo holeshot posteriore: Ducati lo blinda fino al 2026

L'abbassatore posteriore ideato da Ducati resta intoccabile fino al termine della stagione MotoGP 2026. Poi sarà tempo di nuove regole.

MotoGP, Pecco Bagnaia

Nei prossimi test MotoGP in Malesia e Portogallo potremmo vedere delle novità tecnologiche. Gli occhi sono puntati soprattutto in casa Ducati, da tempo esperta nello spingersi al limite della zona grigia del regolamento. Come nei casi dello spoiler sul forcellone che ha causato una lunga diatriba nelle riunioni MSMA nel 2019, oppure il Front Ride Height Device di un anno fa, poi bandito dalla GP Commission. Un sistema che permetteva alla moto in movimento di abbassare l’anteriore per ottenere un assetto migliore e raggiungere velocità di punta maggiori. Ma secondo i costruttori rivali si trattava di un elemento troppo costoso e non trasferibile sulle moto di serie. Da qui la decisione di vietarlo dal 2023.

Il prossimo regolamento MotoGP 2027

I dispositivi holeshot al posteriore, su cui tanto hanno investito gli uomini Ducati, restano invece legali. Almeno fino al 2026, data di scadenza dell’attuale contratto MotoGP tra Dorna e le Case. Per vietarli subito servirebbe un accordo unanime, altrimenti bisognerà attendere fino a quella data. Cosa succederà dopo? Difficile fare previsioni, ma di certo i costruttori si ritroveranno a discuterne a breve, perché servirà tempo per adattarsi a certe modifiche. “Ad esempio, nessuno accetterebbe di cambiare la cilindrata del motore per il 2027 nel 2026!“, ha spiegato il direttore della tecnologia MotoGP Corrado Cecchinelli a Crash.net. Per i cambiamenti radicali serve tempo e gradualità, come avviene per i biocarburanti. Dal 2024 la benzina sarà per il 40% di origine non fossile, fino ad arrivare al 100% nel 2027.

L’abbassatore anteriore Ducati

Dorna chiederà ai costruttori di vietare il dispositivo holeshot posteriore. La Ducati ha colto il mondo della MotoGP alla sprovvista con il suo originale sistema di altezza di marcia posteriore, inaugurato come aiuto per la partenza nel 2018 e poi evolutosi anche in uscita di curva dal 2019. Nella preseason 2022 hanno sfoderato anche l’abbassatore anteriore, senza violare nessuna norma, ma i rivali hanno fatto quadrato per vietarla. Il sistema è rimasto legale per tutto il campionato, il team Pramac ha continuato a utilizzarlo per un po’, ma il conseguente cambio di setting della Desmosedici e di feeling con l’anteriore li ha messi in contrasto con le altre Ducati. Per sapere se assisteremo ad altre battaglie legali non resta che attendere i prossimi test a Sepang dal 10 al 12 febbraio o a Portimao dall’11 al 12 marzo.

La GP Commission potrebbe ritrovarsi a cambiare nuovamente il regolamento tecnico. “Questo è sempre un problema. Perché i produttori sono più intelligenti di noi e hanno molte più persone che lavorano per loro“, ha aggiunto Corrado Cecchinelli. “Non è possibile scrivere regolamenti tecnici che coprano ogni area, perfettamente, per sempre. In futuro ci saranno sempre nuove scoperte che prima non potevi immaginare, anche perché il mondo intero è in continuo movimento e cambiamento… Non è un lavoro che fai una volta e poi dura per sempre“. Ma spesso capita di dover penalizzare quel costruttore che è stato più bravo degli altri a trovare la novità. “Cerchiamo di trovare un compromesso ma a volte, facendo il nostro lavoro, faremo arrabbiare qualcuno. Queste sono le corse“.

Foto: MotoGP.com

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