30 Marzo 2022

MotoGP, Agostini avverte Marquez: “Le cose cambiano”

Marc Marquez salterà le gare di MotoGP in Argentina e Texas. Giacomo Agostini invita il campione a rivedere i suoi limiti.

MotoGP, Marc Marquez

Lo spettacolo della MotoGP perde un tassello fondamentale come Marc Marquez. Out in Indonesia dopo la terribile caduta nel warm-up, salterà anche Termas de Rio Hondo, probabilmente anche Austin e Portimao. Nessuno può prevedere con certezza il suo ritorno, ma l’assenza del fuoriclasse Honda inizia a pesare sullo show allestito dalla Dorna. E Giacomo Agostini, che della storia della moto è stato il più grande, sa cosa significhi non avere il fenomeno spagnolo in pista.

Marquez nelle mani dei medici

Non resta che affidarsi ai tempi della medicina, alle sapienti mani del dott. Sanchez Dalmau, l’oftalmologo che lo ha preso in cura già alla fine dello scorso anno dopo la caduta in allenamento. “Dobbiamo fidarci della medicina, certo che per lui è un’altra gran batosta – afferma Agostini a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Soprattutto, gli infortuni stanno arrivando tutti in un colpo. Prima c’erano tante cadute ma andava sempre bene. Ma accade anche nella vita, prima tutto fila liscio e poi improvvisamente girano tutte storte“. All’età di 29 anni Marc Marquez ha ancora tutto il tempo di ritornare al successo, anche se il condizionale è d’obbligo e in MotoGP nulla è scontato. “Non siamo medici, solo loro sanno se dovranno operare o basterà aspettare. Però Marc ci è già passato per questi momenti, ed è tornato. Solo che questa volta ha picchiato forte la testa, non le spalle o il sedere, era stordito quando si è rialzato“.

I consigli di Giacomo Agostini

La carriera è a rischio, questa è una opzione plausibile. Servirebbe un approccio diverso al rientro, ma il Cabroncito ha la mania del limite nel suo Dna, del vincere ad ogni costo, di primeggiare su tutti. Qualità che lo hanno portato alla conquista di otto titolo mondiali, di cui sei in MotoGP. “Lui corre sempre per vincere e andare al massimo, ma bisognerebbe capire dove è questo massimo“, ha aggiunto Giacomo Agostini. “Perché la scivolata ci sta, ma quattro cadute in un weekend sono un po’ troppe… Ho visto le statistiche, un anno è arrivato a farne 27, lo scorso 22… sono tantissime. Deve capire che oltre un certo limite va per terra. Cadendo tanto nel passato senza mai farsi male, probabilmente Marc si è anche fatto coraggio“.

Fino all’incidente del luglio 2019 a Jerez sembrava avvolto da un’aurea divina capace di proteggerlo dagli infortuni, poi la dea bendata ha voltato la faccia. Impossibile tenere a freno un fuoriclasse come Marc Marquez chiedendogli di andare meno forte. La ricerca del limite è una questione personale che riguarda esclusivamente il pilota, dove nessuno può metterci il piede né proferire parola. “Forse oggi non c’è più la paura dei nostri tempi, quando trovavamo muri, pali, torrenti“, ha concluso Agostini. “Con tutte queste protezioni ti senti sicuro e guidando così sdraiato appena scivoli sei già per terra. Ma quando fai un high-side come il suo, le cose cambiano“.

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