19 Febbraio 2023

MotoGP ’23, calendario tour de force: “Mia moglie cambierà la serrature”

Il calendario MotoGP '23 sarà il più lungo della storia: 21 Gran Premi, 42 gare, 18 Paesi. I commenti di Rins, Miller, Vinales e Bagnaia.

MotoGP Test 2023

La stagione MotoGP ’23 sarà la più lunga della storia, con 21 Gran Premi e 21 Sprint Race per un totale di 42 gare. Il Motomondiale visiterà 18 Paesi diversi e per la prima volta approderà in India e Kazakistan. Non ci sarà la tappa di Aragon, con la Spagna che continuerà comunque a beneficiare di tre GP. Ancora assente, e forse per sempre, la Finlandia. 10 le tappe fuori dall’Europa: dopo il 10 settembre a Misano i piloti andranno in Oriente e ritorneranno il 24 novembre per il finale di Valencia. Nel 2024 si potrebbe aggiungere anche la tappa in Arabia Saudita.

Rins e il nuovo calendario MotoGP

Il nuovo tour della MotoGP ha l’obiettivo di portare lo show in più angoli del mondo. Ma richiede anche maggiori impegni logistici e costi di viaggio superiori. Le ultime otto gare si svolgeranno a distanza ravvicinata, con solo due weekend di pausa, ma per i piloti sarà impossibile (e controproducente) ritornare a casa. Saranno due mesi intensi, fisico e mente saranno messi a dura prova, vince chi saprà gestire meglio la pressione e lo stress. “Mia moglie cambierà le serrature con questo calendario e le nuove gare del Kazakistan e dell’India!“, ha ironizzato il pilota LCR Honda Alex Rins. “Scherzi a parte, scoprire posti nuovi è sempre bello. Sicuramente sarà più difficile perché staremo più lontano da casa, ma sembra positivo“.

21 sarà probabilmente il limite massimo, anche se Dorna ha accennato all’obiettivo di 22 Gran Premi entro il 2024. Sarà difficile convincere team e piloti, probabile che per fare posto alla tappa araba verrà sacrificato una delle tappe già esistenti, magari con il sistema a rotazione come in Spagna. Mugello e Misano per adesso sembrano “intoccabili”, considerando che due dei cinque costruttori MotoGP sono italiani (Aprilia e Ducati). “Per me 21 è già il limite, non di più“, ha aggiunto Rins. E con 42 gare in corso sarà difficile chiedere altri sforzi al paddock del Motomondiale.

I commenti di Miller, Vinales e Bagnaia

Non mancheranno le pause nel calendario 2023. Dopo Le Mans (12-14 maggio) ci saranno tre settimane di stop, oltre alla consueta pausa estiva dal Kazakistan (9 luglio) a Silverstone (4-6 agosto). “Mi piace portare la MotoGP in giro per il mondo. Penso che questo sia l’obiettivo ed è così che dovrebbe essere“, ha commentato Jack Miller. “Ci sono anche due discrete pause nel mezzo, dopo Le Mans e prima di Silverstone. Quindi i ragazzi dovrebbero essere in grado di recuperare il ritardo a casa“. Gli fa eco Maverick Vinales: “Penso che sia molto importante andare in nuovi paesi e migliorare la comunità della MotoGP. Dobbiamo migliorare e crescere. Dobbiamo diventare lo sport più importante del mondo“.

Le tappe in India e Kazakistan saranno un rebus per tutti. Due circuiti assolutamente nuovi per la classe MotoGP e rappresenterà un test di adattamento. “Non andremo ad Aragon, per me non va molto bene”, ha commentato il campione in carica Pecco Bagnaia. “Ma in Spagna stavamo già facendo quattro gare, quindi è giusto lasciare spazio ad un altro Paese. Non vedo l’ora di correre in India perché è una pista nuova, mi piace sempre quando andiamo su nuovi circuiti“.

Foto: MotoGP.com

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