26 Dicembre 2021

MotoGP, il post-Guidotti: le nuove guide del team Pramac Ducati

Pramac Ducati sistema i tasselli più importanti dopo la partenza di Francesco Guidotti. Ecco i nomi del Team Manager e del Direttore Sportivo.

pramac ducati motogp

Conosciamo ora il nome del successore di Francesco Guidotti, ora passato in KTM. Alla guida di Pramac Ducati ora c’è Claudio Calabresi, che assume il ruolo di Team Manager a partire dalla stagione MotoGP 2022. Grande esperienza manageriale e passione per il motociclismo, da due decenni frequenta il paddock delle due ruote e da tre anni è a capo del team Octo Pramac in MotoE. In aggiunta, Fonsi Nieto da coach dei piloti diventerà il nuovo Direttore Sportivo della squadra. Una “doppia promozione” quindi sempre all’interno della medesima struttura, nel segno della continuità per affrontare il prossimo campionato.

Paolo Campinoti sottolinea in particolare la stima e la fiducia riposte in Calabresi. “Sono convinto che, dopo 3 stagioni come Team Manager in MotoE, sarà all’altezza di questa nuova e importante sfida” ha poi aggiunto il Team Principal. “Non vediamo l’ora di iniziare questa nuova avventura insieme, certi che Pramac Racing si confermerà uno dei team di punta del Motomondiale.” Oltre al commento sul secondo nome importante confermato, ovvero le nuove vesti dell’ormai ex riders’ coach. “La stretta collaborazione con Fonsi ci garantirà anche una solida esperienza dal punto di vista prettamente sportivo.”

“Sono molto orgoglioso che Paolo Campinoti abbia pensato a me per questa posizione” è il primo commento nel neo Team Manager Claudio Calabresi. “Abbiamo avuto modo di collaborare insieme per diversi anni e su diversi fronti e questo ci ha permesso di sviluppare un forte rapporto di stima e amicizia. Ora si apre per me un nuovo capitolo, dove curiosità, passione ed esperienza saranno messi a disposizione del Team con il massimo impegno per continuare a essere uno dei team più competitivi della MotoGP.” Dopo un 2021 da miglior squadra indipendente con il best rookie (Jorge Martín) ed il miglior pilota indipendente (Johann Zarco), l’asticella si alza ancora.

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