11 Febbraio 2022

Jorge Lorenzo: “Siamo l’1% che non deve lavorare per vivere”

L'ex pilota MotoGP Jorge Lorenzo riappare sulla tv spagnola. Nostalgia del paddock, ma anche sollievo, infortuni in carriera e pensione al centro dell'intervista.

Jorge Lorenzo

Dopo il sole dei Caraibi l’ex pilota MotoGP Jorge Lorenzo ritorna sulla TV spagnola nel programma “The Three Doors”. Lasciato anche l’ultimo impegno di collaudatore Yamaha, il pentacampione può godersi la vita a 360 gradi e crogiolarsi nel suo glorioso passato. Ripercorre gli inizi della sua carriera, ogni volta svela un nuovo retroscena, riporta in causa suo padre Chicho. “Era il suo sogno frustrato. Era un pilota amatoriale e un meccanico allo stesso tempo. Nel tempo libero prendeva quattro ferri, due ruote e un motore e costruiva la moto. Ho iniziato a 3 anni, la mia prima gara a 3 anni e a 15 ero già un professionista“.

Pro e contro dell’addio alla MotoGP

18 stagioni da professionista, cinque titoli mondiali di cui tre in MotoGP. Insieme a Valentino Rossi ha scritto le più belle pagine di storia della Yamaha. Dopo l’addio a Valencia nel 2019 e una breve parentesi come collaudatore, è inevitabile sentire nostalgia delle gare. Soprattutto in questi giorni dove i suoi ex colleghi sono impegnati con i test preseason. “Mi manca il meglio, la sensazione di vincere e provare alcuni pezzi che più ti si addicono, migliorare i tuoi decimi. Ma non mi manca affatto la pressione continua con gli sponsor, con la tua squadra, per fare bene… La cosa peggiore per me sono gli infortuni e il pericolo, è uno sport super pericoloso. E poi il sacrificio. Mi allenavo due volte al giorno per 7 ore, una dieta continua con petto di pollo, insalata, verdure…“.

La paura degli infortuni

Uno sport pericoloso dove le cadute sono dietro l’angolo e spesso fano riflettere, spingono a mollare. Come nel 2008, quando ha riportato diversi infortuni e interventi. “Sono caduto per 4 o 5 gare di seguito. In uno di questi ho preso una botta alla schiena, ho perso conoscenza, non ricordavo la mezz’ora dopo la caduta… È lì che mi sono spaventato“. Oppure quando a 15 anni ha riportato il suo primo grave infortunio. “Mi sono rotto la clavicola e il polso, avevo le convulsioni in ospedale. Mio ​​padre mi ha visto così male che mi ha detto ‘figlio, smettiamola con questa merda’. Io ho stretto i denti e ho detto ‘no, papà, dobbiamo continuare’… Adesso a casa sono felici e sereni di sapere che non mi succederà niente, almeno con la moto“.

Una vita in pensione

Nello scorso dicembre è ritornato in sella per qualche giorno, in occasione della 100 Km dei Campioni al Ranch di Valentino Rossi. Un bel modo per mettere fine a tanti anni di rivalità. Adesso Jorge Lorenzo può godersi la pensione a vita, con qualche investimento mirato e tanto tempo a disposizione per viaggiare. Di recente ha trascorso qualche settimana al sole del Messico: “Siamo l’1% della popolazione che non deve lavorare per vivere. Sono stato molto fortunato. Sto scoprendo e mi diverto molto. Mi sveglio senza sveglia, è fantastico“.

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