Jorge Lorenzo-Honda: trattativa da 4,5 mln per il divorzio

Jorge Lorenzo non riesce ad uscire dai bassifondi della classifica. Partirà 18° in griglia a Sepang, dopo una caduta rimediata nelle fasi finali della FP4 (il video qui sotto) che lo ha costretto a girare nella Q1 con l’airbag azionato. Anche su un tracciato storicamente favorevole al suo stile come quello malesiano, il maiorchino stenta a trovare un’intesa con la Honda RC213V. Nonostante i tanti esperimenti di ciclistica ed ergonomici testati dall’inizio del Mondiale.

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Venerdì ha lavorato su un setting differente per trovare più trazione all’anteriore, ma l’esperimento non ha portato risultati. Una situazione disperata che nei mesi scorsi lo ha portato persino ad agognare la moto 2018 di Nakagami, ma l’esperimento è risultato impraticabile. HRC prosegue il suo cammino a due marce, con Marc Márquez vincitore del Mondiale con largo anticipo e Jorge Lorenzo ormai costantemente fuori dalla zona punti. Da 5 gare è fermo a quota 23 punti, meno di 2 a gara, un risultato impossibile da prevedere ad inizio campionato.

A questo punto, con Johann Zarco che piazza il nono tempo in qualifica al suo secondo week-end in Honda, il pensiero di un cambio viene spontaneo. Non è un caso che Alberto Puig, team manager Honda HRC, abbia seguito le FP3 dal box LCR Honda per buttare un occhio sulle prove di Johann Zarco, guardate qui sotto:

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Ne sarebbero lieti anche gli sponsor. Il divorzio tra Honda e Jorge Lorenzo viene vociferato sempre più a gran voce nel paddock, ma nessuna delle due parti vuole pronunciarlo. In ballo ci sono 4,5 milioni di dollari, soldi che la casa giapponese non vorrebbe versare ed a cui il pilota non vorrebbe rinunciare. Le ultime speranze vengono riposte sul prototipo 2020 su cui Márquez ha già tracciato le coordinate. Migliorare la trazione in uscita di curva e l’ultima parte della frenata. Il motore, nota dolente del maiorchino, cambierà poco o nulla.

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