14 Aprile 2021

MotoGP, Valentino Rossi-Ducati: prove di intesa per il team VR46

Il futuro di Valentino Rossi da pilota MotoGP passerà per Portimao e Jerez. Si lavora anche per il team VR46: prime prove di intesa con Ducati?

MotoGP, Valentino Rossi

Il destino di Valentino Rossi non sarà certo deciso sui risultati opachi del Qatar, ma il suo futuro da pilota MotoGP inizia a sentirsi in bilico a Portimao. Serve un colpo di coda per cacciare le nubi di una fase non solo calante ma anche deludente. Nel warm-up di Doha pare abbia trovato alcuni accorgimenti tecnici per la sua Yamaha YZR-M1, da questi ricomincerà nel venerdì di prove libere. Del resto il suo passo gara nell’ultimo Gran Premio era quasi ai livelli dei migliori, a penalizzarlo è stato la posizione di partenza dall’ultima fila.

‘The Doctor’ all’esame di Portimao

La priorità è perfezionare il giro secco e migliorare nelle qualifiche. Una mescola più dura potrebbe rivelarsi la miglior soluzione ai problemi di grip al posteriore. Ma è pur vero che il Dottore si ritrova a fronteggiare rivali di una o due generazioni più giovani. Gente come Jorge Martin arriva dalla Moto2 già preparata per i prototipi MotoGP, sia tecnicamente che fisicamente. Invece il veterano di Tavullia si è dovuto adattare di anno in anno alle novità della massima serie, cresciuto ed esploso in un’epoca differente da quella contemporanea. A cominciare dalle gomme Michelin con cui Valentino Rossi non ha mai familiarizzato al 100%.

Prossima tappa Portimao, fra due settimane Jerez de la Frontera. Il destino da pilota passa da qui, ma non è certo l’unico pensiero nella mente del 42enne pesarese. Il marchio VR46 si accinge ad entrare in MotoGP con un proprio team e si continua a lavorare in sordina. Yamaha e Petronas SRT sembrano orientate a proseguire la partnership, anche se Razlan Razali chiede maggiori garanzie tecniche. Franco Morbidelli non ha ricevuto una M1 factory solo per questioni economiche e questo “bug” ha lasciato diversi malumori tra i vertici malesi. Valentino Rossi e il suo staff formato da Alessio Salucci, Albi Tebaldi e Max Montanari dialogano con Ducati, anche se c’è la concorrenza di Gresini.

Il nuovo team VR46

A Borgo Panigale farebbe senz’altro comodo la partnership con il brand di Valentino Rossi. E già ha dimostrato di apprezzare il lavoro svolto dall’Academy. Pecco Bagnaia promosso nel team factory, Luca Marini accolto nelle fila della squadra satellite. Ducati ha attrezzature e capacità logistica per sostenere tre squadre. Anche se servirà un ulteriore sforzo per fornire almeno una moto factory anche alla VR46. “Ducati crede molto nella VR46 Riders Academy – ha ammesso il nove volte iridato -. Vede che prepariamo bene i nostri piloti e che i nostri piloti la prendono molto sul serio. Si allenano duramente e sono dei veri professionisti. Hanno riposto la loro fiducia in Pecco, ma anche su mio fratello. Questo ci rende molto orgogliosi dell’ottimo lavoro“.

Primi segnali di intesa tra il nuovo team made in Tavullia e Borgo Panigale? Ogni previsione è al momento azzardata. Fatto sta che anche KTM non esclude di voler sostenere totalmente una seconda formazione satellite. Nelle prossime settimane la casa austriaca firmerà con Tech3 il prolungamento della collaborazione. Un occhio alla VR46 è impossibile negarlo: “In MotoGP le cose possono sempre cambiare velocemente – ha affermato Pit Beirer a Speedweek.com -. Non escludiamo nulla ora. Ma non è la nostra priorità“.

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