25 Agosto 2020

MotoGP, Michelin risponde a Dovizioso: “Parla senza guardare i dati”

Piero Taramasso, responsabile motorsport Michelin, risponde alle accuse di Andrea Dovizioso dopo il round MotoGP in Stiria: "Basta guardare i dati".

MotoGP, Andrea Dovizioso

Andrea Dovizioso più di ogni altro pilota MotoGP si lamenta dell’imprevedibilità delle gomme. Un argomento avanzato anche da Valentino Rossi a più riprese in questa stagione. Ma il vicecampione della Ducati ha di recente riservato parole pungenti per Michelin: “Non c’è una spiegazione e a me dà fastidio“. Dall’inizio della stagione la nuova carcassa più morbida mette in difficoltà il setting della Desmosedici. Al Red Bull Ring il box #04 sembrava aver trovato le soluzioni, ma dopo una settimana cambia tutto.

Temperature d’asfalto e pressione delle gomme

Il Dovi lamenta troppi alti e bassi al termine di una gara in Stiria a dir poco affannosa con la gomma media. “Nessuno ha la situazione sotto controllo, nemmeno Michelin“, ha affermato il forlivese domenica pomeriggio. “Credo che Michelin stia facendo il massimo, ma fare due gare così diverse sulla stessa pista non esiste“. Non poteva restare indifferente a certe dichiarazioni Piero Taramasso, responsabile motorsport della Michelin. “Dovi ha ragione a dire che la seconda gara avrebbe dovuto facilitare il lavoro, ma siamo passati dai 50° di Zeltweg 1 ai 30° di domenica“.

Inoltre nel box di Andrea Dovizioso avrebbero commesso due errori: “Il primo è che il team ha utilizzato una pressione dei pneumatici troppo bassa, come dimostrano i dati – sottolinea Taramasso -, in gara non è mai riuscito a far lavorare le gomme nel gusto range di temperatura. Il secondo è di avere parlato prima di avere visto i dati. Ma se in gara con la media fai 1’24”4 non puoi avere una gomma fallata“. Michelin è tornata in MotoGP nel 2016 e per tre anni non ha assestato cambiamenti rilevanti, “normale che i piloti si fossero abituati“.

Assetto ‘variabile’ e controllo qualità

La nuova gomma 2020 offre più grip e ciò richiede ai prototipi MotoGP stile di guida e bilanciamento differenti. “Non ci sarà mai un assetto magico che funziona su ogni pista – aggiunge Piero Taramasso come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Di tutte, KTM e Suzuki, non so se per la moto, i piloti giovani o il lavoro degli ingegneri, la interpretano meglio, ma con le Ducati Miller e Zarco vanno forte“. In altre parole… il problema sarebbe esclusivamente di Andrea Dovizioso.

Infine il boss Michelin respinge ogni accusa di un problema di controllo della qualità: “È la giustificazione più facile, ma non avete idea di quanti controlli ci siano… La qualità è la nostra priorità. E quando piloti o team ci criticano, chiediamo la telemetria, compariamo i nostri dati coi loro e, se posso azzardare una percentuale, nel 95% dei casi ci troviamo d’accordo nell’analisi. Considerando le 10 mila gomme utilizzate ogni stagione, dal 2016 al 2019 ci saranno state una decina di gomme che non rendevano come avrebbero dovuto“.

Lascia un commento

3 commenti

  1. Nikt ha detto:

    Michelin è meglio che si levi dai piedi ovunque vanno su asfalto fanno danni.nesuno dimentichi la debacle in F1 e le posteriori che esplodevano agli inizi.fosse solo dovizioso a lamentarsi, valentino è nella stessa situazione e come mai uesrtararo è scomparso dopo le prime due gare?guarda caso sul circuito redbull le ktm hanno fatto da padrone…addirittura il team satellite.Taramasso posso solo dirti che michelin non finira mai sulla mia moto e nemmeno sulla mia macchina.levatevi dai piedi e lasciate che pirelli o bridgestone co diano un mondiale che bon sia deciso dalle gomme

  2. claudioconti5_37836 ha detto:

    Che Michelin non è Bridgestone è palese. Si è ritornato indietro di 10 anni. Con Bridgestone i piloti facevano il best lap all’ultimo giro, ora le corse sono in funzione del risparmio gomme, si viaggia tutti Al risparmio per sperare di arrivare all’ultimo giro con un po’ di gomma e potersela giocare. Dovizioso non è l’unico ad avere problemi mi pare

  3. Macx ha detto:

    Michelin imbarazzante ma sicuramente c’è lo zampino di Dorna, gomme in funzione di un campionato di wrestling non di velocità