19 Gennaio 2021

MotoGP, la storia: Jarama, sede del GP di Spagna e non solo

Il Motomondiale in passato ha corso anche a Jarama. Pista spagnola teatro di GP con svariate denominazioni, compreso un GP del Portogallo. La storia.

Nella lunga storia del Motomondiale ci sono molti circuiti che hanno ospitato tanti GP.  Alcuni ormai sono diventati tappe storiche. Ma ce sono alcuni che invece hanno fatto solo qualche comparsa nel Campionato del Mondo. Uno di questi è il circuito spagnolo di Jarama, che ha organizzato qualche edizione del Gran Premio di Spagna, una volta con la denominazione Gran Premio d’Europa, poi c’è un Gran Premio FIM, segue un Gran Premio di Madrid. Curiosamente, il tracciato spagnolo ha ospitato anche il primo GP del Portogallo. La sua storia.

LE CARATTERISTICHE 

Parliamo di un circuito permanente inaugurato nel 1967 e situato a San Sebastián de los Reyes, vicino a Madrid. Parte integrante di questo progetto un architetto di origini italiane, Alessandro Rocci. È una pista che ha subito svariati lavori nel corso del tempo, in particolare negli anni ’80, prima per migliorarne la sicurezza e poi intervenendo sulle curve. All’epoca dell’inaugurazione misurava 3404 metri, passando anche a 3312 metri, per poi raggiungere la lunghezza definitiva di 3850 metri. Una caratteristica di questo tracciato riguarda i nomi delle sue curve. Tanti i nomi di campioni delle quattro ruote come Fangio, Ascari, Nuvolari, Farina, Varzi, ma non solo.

GRAN PREMIO DI SPAGNA 

Questo evento è approdato a Jarama nel 1969, mentre negli anni precedenti era esclusivamente a Montjuïc. Da quell’anno al 1988 si alterna alla pista catalana, diventa fissa, poi si alterna a Jerez, prima di essere definitivamente sostituita. Il primo evento del ’69 è caratterizzato da tanti ritiri (le classifiche più lunghe, di 500cc e 50cc, sono composte da 10 piloti), ma anche da una diatriba MV Agusta-Benelli per presunti test privati prima del GP. Nel ’71 è qui che si assegnano i titoli 50cc e 250cc, rispettivamente a Jan de Vries e Phil Read. Due anni dopo questo sarà l’ultimo GP di De Vries, che chiude con un ultimo trionfo, mentre in 250cc c’è il primo ed unico successo mondiale del brasiliano Eduardo Celso-Santos.

Nel ’75 abbiamo la prima dominata vittoria di Paolo Pileri in 125cc. Dal ’77 Jarama diventa stabile in calendario, fino al 1986. Segnaliamo il podio 125cc tutto Morbidelli (con successo di Bianchi) in quel primo anno, ma anche ad esempio gli striscioni del pubblico nel 1981 per l’assenza della classe 500cc. C’è la lotta a sei in 125cc nel 1982 con successo di Angel Nieto, più il debutto della nuova Garelli 50 con Eugenio Lazzarini, 2° dietro a Dörflinger. Nel 1983, classe 250, arriva l’ultima vittoria per Kawasaki, mentre nel ’86 la top 4 125cc è tutta tricolore (Gresini, Brigaglia, Gianola, Cadalora). Nel 1988 ecco l’ultimo GP di Spagna a Jarama: l’unica nota tricolore è il terzo posto di Gastone Grassetti nella ottavo di litro.

GRAN PREMIO DEL PORTOGALLO

È il 1987 quando questo tracciato curiosamente ospita un evento ‘di un altro paese’. Sarà proprio qui infatti che avrà luogo il primo Gran Premio del Portogallo, questo per il fatto che Estoril non era ancora omologato per questi eventi. Lo diventerà in seguito, ospitando in più occasioni questa gara del Motomondiale a partire dal 2000. Ma come detto, l’esordio avviene a Jarama verso la fine degli anni ’80, nell’anno in cui si passa dalla partenza ‘a spinta’ alla partenza da fermi a motori accesi che abbiamo anche oggi. Per quanto riguarda i vincitori, spicca in 125cc (ultimo anno delle bicilindriche) per i nostri colori il primo ed unico successo di Paolo Casoli (AGV) davanti al compagno di marca Brigaglia. Nelle altre classi, Eddie Lawson trionfa in 500cc, Anton Mang vince ed è campione 250cc, Jorge Martínez si impone in 80cc.

GRAN PREMIO D’EUROPA

Il primo evento mondiale con questo nome si è disputato proprio sul circuito madrileño. L’occasione si verifica nel 1991, l’unica prima dello spostamento al Montmeló che porterà al successivo cambio in GP di Catalunya (dal 1996). Questo è stato un evento inizialmente non previsto in calendario, ma la situazione politica incandescente in Jugoslavia ha convinto gli organizzatori a cancellare il GP per sostituirlo con questa tappa in Spagna. Tre le categorie presenti con due ritorni al successo: in classe regina è Wayne Rainey a riuscire a trionfare dopo qualche gara difficile, in 250cc è il turno di Luca Cadalora. Vittoria tricolore anche in 125cc, anzi doppia: sul primo gradino del podio sale Loris Capirossi seguito dal compagno di box Fausto Gresini, primo podio per Peter Öttl 3°.

GRAN PREMIO FIM 

Come quello d’Europa, anche questo GP disputato nel 1993 era un evento non previsto, che quindi non si sarebbe dovuto disputare. Ma si è corsi ai ripari quando il GP del Sudafrica venne annullato per problemi finanziari ed una situazione politica instabile nel paese. Al suo posto è stata inserita una nuova tappa a Jarama con questa differente denominazione (mai più utilizzata). È in questa occasione che arriva il primo successo mondiale di Alex Barros, in trionfo in 500cc, mentre si decide qui il titolo 250cc: la vittoria di Tetsuya Harada lo consacra campione del mondo con quattro punti di margine su Capirossi. In 125 vince Ralf Waldmann, mentre Dirk Raudies 8° è il nuovo campione di categoria. Di scena anche i sidecar, con il 6° successo in 8 GP per il già iridato equipaggio svizzero Rolf Biland-Kurt Waltisperg.

GRAN PREMIO DI MADRID

Da ricordare infine che sempre negli anni ’90 il tracciato di Jarama ha ospitato per una volta quello che veniva chiamato Gran Premio di Madrid. Un’altra denominazione in seguito non più utilizzata. È il 1998 quando il Motomondiale è nuovamente di scena su questa pista per la sesta prova della stagione. Vittorie con annesso giro veloce in gara in 500cc e 250cc, ad opera rispettivamente di Carlos Checa e di Tetsuya Harada (doppietta giapponese con Tohru Ukawa 2°). In 125cc doppio tricolore sul podio grazie a Lucio Cecchinello davanti a Marco Melandri. Questo è l’ultimo evento del Motomondiale disputato a Jarama.

Immagine nel testo: Will Pittenger
Foto di copertina: motogp.com

Lascia un commento