18 Gennaio 2021

MotoGP, la storia: I piloti italiani con una sola vittoria in gara (parte 2)

La "gara della vita" di Ricci, il successo della wild card Lucchi, l'emozione di Pirro nel 2011... Ecco la seconda parte degli italiani con una sola vittoria mondiale.

pirro valencia 2011 - motogp

Piloti capaci di vincere innumerevoli gare, altri invece che sono riusciti a vincerne una sola nella loro carriera mondiale. Parliamo di italiani, abbiamo certo una bella lista in questo senso. Vi abbiamo raccontato la prima parte delle loro storie, ora continuiamo con i restanti nomi in lista. Dagli anni ’80 ai giorni nostri, ecco chi sono gli ultimi 10 piloti con una sola vittoria  in gara nella loro carriera nel Motomondiale.

FAUSTO RICCI

Ripartiamo da un protagonista degli anni ’80-’90. Ravennate, classe 1961, lo troviamo nel Motomondiale tra il 1984 ed il 1994, prevalentemente attivo in 250cc ma con qualche comparsa anche in 125cc. È nella quarto di litro che arriverà la sua prima ed unica affermazione in un Gran Premio. Nel 1984 arrivava dall’Europeo, quindi il passaggio ‘naturale’ era l’approdo nel Mondiale. Il Gran Premio delle Nazioni a Misano, la sua primissima competizione nel Motomondiale, è stata davvero la gara della vita: da esordiente si è lasciato ampiamente alle spalle piloti di ben maggiore esperienza. Tra loro un certo Wayne Rainey, 3° a 14 secondi di ritardo.

DOMENICO BRIGAGLIA 

Per lui a referto stagioni mondiali più o meno complete dal 1982 al 1990, sempre nella categoria 125cc. L’anno che ci interessa è decisamente il 1986, chiuso con il 3° posto iridato nella ottavo di litro grazie ad un buon numero di risultati di rilievo. Parliamo di quattro podi, il numero massimo per lui in una singola stagione, ma uno di questi è una vittoria. Con Ducados, l’allora pilota sardo conquista il suo primo ed unico successo sulla splendida pista di Spa-Francorchamps, riuscendo ad imporsi sul pilota di casa Lucio Pietroniro. Da segnalare un 2° posto in Spagna ’87 con uno svantaggio minimo da Fausto Gresini, parte di una top 6 tutta tricolore.

PAOLO CASOLI 

Una carriera del Motomondiale tra il 1984 ed il 1993, prima di spostarsi per parecchi anni nelle derivate di serie. Nel Campionato del Mondo l’abbiamo visto tra 125cc e 250cc, ma è in classe minore che arriva il risultato che ci interessa. Nel 1987 disputa la sua annata migliore, nonché l’ultima in cui lo vediamo in azione in 125cc. Chiude con il 3° posto iridato grazie a cinque podi, gli unici della sua carriera in questo campionato. Spicca in particolare il Gran Premio del Portogallo, disputato a Jarama, che lo vede vincitore con AGV davanti a Brigaglia, in quello che sarà l’ultimo evento mondiale delle 125 bicilindriche.

BRUNO CASANOVA 

Classe 1964, originario di Cervia, lo troviamo per sette stagioni in 125cc tra il 1987 ed il 1994, più un’annata 80cc nel 1984. L’anno migliore di Casanova sarà proprio il primo nella ottavo di litro, in cui chiude da vice-campione grazie a sette piazzamenti sul podio. Ma per trovare la sua prima ed unica vittoria mondiale dobbiamo andare avanti di qualche anno, precisamente nel 1994. L’evento che ci interessa è il Gran Premio di Germania, allora di scena al Hockenheimring. L’accoppiata Casanova-Aprilia riesce a mettere a referto un gran successo con un vantaggio davvero ridotto su Fausto Gresini, terzo l’allora leader iridato Ralf Waldmann.

IVAN GOI

Classe 1980, originario di Casalmaggiore, lo troviamo nel Motomondiale (classe 125cc) tra il 1996 ed il 2002, prima di passare per qualche anno alle derivate di serie e poi al CIV. Il risultato di rilievo che ci interessa arriva in quello che è il suo primo anno completo in questo campionato, ovvero il 1996. Siamo di scena in Austria, su quello che allora era conosciuto come A1-Ring: dall’ottavo posto in griglia, Goi risale e vola verso quella che sarà la sua prima ed unica vittoria. Riscrivendo all’epoca anche un nuovo record: a 16 anni e 157 giorni era diventato il più giovane vincitore di un GP (un record ormai superato).

MARCELLINO LUCCHI

Nella lista troviamo anche un pilota non proprio professionista. Le sue sporadiche comparse nel Motomondiale sono infatti dovute al fatto che lavorava a tempo pieno come operatore ecologico, parallelamente all’impegno con Aprilia con cui ha disputato la maggior parte delle sue wild card. Ne registriamo parecchie per lui in 250cc tra il 1982 ed il 2004, un paio anche in 500cc. Ma è nella classe di mezzo che ha conquistato il risultato che ci interessa. È il 1998, aveva ottenuto una nuova wild card per il Gran Premio d’Italia al Mugello, evento nel quale saliva sul podio da ormai tre anni. In quella stagione ecco il primo ed unico centro mondiale lasciandosi alle spalle i colleghi Aprilia (e piloti a tempo pieno) Valentino Rossi, Tetsuya Harada e Loris Capirossi.

ANDREA BALLERINI 

Un po’ più lunga la carriera mondiale di questo pilota classe 1973, ormai ritiratosi dall’attività agonistica. L’abbiamo visto tra 125cc e 250cc dal 1995 al 2006 (escluso il 1997). Il suo momento di gloria arriva nella classe minore nel 2003, l’evento è il Gran Premio d’Australia sul circuito di Phillip Island. Sotto la pioggia scrosciante ecco arrivare l’affermazione di Ballerini, che conquista così non solo la sua prima ed unica vittoria, ma anche il suo primo ed unico podio. Il team di Aki Ajo piazza la doppietta grazie al 2° posto di Masao Azuma.

MICHELE PIRRO 

Tocchiamo un evento che gli appassionati delle due ruote ricordano bene, soprattutto per l’onda emotiva successiva al GP della Malesia. Quello in cui si verificò l’incidente fatale per Marco Simoncelli, in forze in MotoGP nel team di Fausto Gresini. In Moto2, Pirro correva nella stessa struttura dell’ex pilota. Si può ben capire quindi la grande emozione quando l’alfiere di San Giovanni Rotondo ha chiuso l’ultimo evento della stagione 2011 da netto vincitore. Il Gran Premio di Valencia di quell’anno infatti è stato un momento ricco di sentimenti contrastanti, segnati da questa bella vittoria con dedica al #58. L’unica per Michele Pirro nel Motomondiale.

ANDREA MIGNO/DENNIS FOGGIA

La loro è una storia mondiale ancora in corso, quindi con un futuro ancora da scrivere. Ma per ora li inseriamo in questa nostra lista, visto che entrambi al momento hanno a referto una sola vittoria mondiale. Entrambi nella stessa categoria, la Moto3. Cominciamo con il primo. Migno ha ottenuto quello che finora è il suo unico successo al Mugello, nel Gran Premio d’Italia 2017, alla fine di una delle grandi lotte alle quali ci ha abituato la categoria. Basti vedere che Di Giannantonio 2° era a 37 millesimi, distacchi ridotti anche per gli altri. Non è stato diverso per Foggia, in trionfo nel 2020 a Brno: successo con margine leggermente maggiore, 2 decimi sui primi inseguitori.

Foto: motogp.com

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