28 Maggio 2020

MotoGP, Jack Miller: “Marquez il riferimento, dobbiamo avvicinarci”

Jack Miller ringrazia Ducati per la fiducia e Pramac per avergli consentito di crescere come uomo e pilota: "Ho realizzato un sogno".

jack miller 2019

Una stagione in MotoGP con il suo vecchio team Pramac ancora da disputare e un futuro nel Ducati Team factory. Jack Miller è atteso da un biennio importante per la sua carriera e per il momento si gode la realizzazione di un sogno. “Ho sempre sognato di diventare un pilota di fabbrica a tutti gli effetti“. Una notizia che arriva dopo un lungo inverno in cui non ha mai abbandonato la moto, grazie alle leggi meno restrittive vigenti in Australia. “Avere i piani chiari per il 2021 è molto eccitante per quello che farò. Quando sono arrivato in MotoGP nel 2015, questo è ciò che ho sempre inseguito, quindi farlo accadere è un po’ surreale. Ma è la realtà e mi sento dannatamente bene“.

Dopo una buona stagione MotoGP 2019 Jack Miller ha guadagnato la fiducia dei vertici Ducati e andrà a prendere il posto di Danilo Petrucci. Una possibilità vociferata già dopo il GP di Austin, ma siglata solo nel finale dello scorso campionato. “Devo ringraziare la Ducati per aver riposto la loro fiducia in me e avermi sostenuto per fare il lavoro che vogliono che io faccia… Negli ultimi due anni con Pramac, ho imparato molto su me stesso come persona, come pilota, su tutto ciò che riguarda davvero lo sport. Mi hanno aiutato a diventare un pilota e una persona più completa“.

Non potrà mai dimenticare quanto fatto dai manager di Pramac, soprattutto dopo la gara in Austria, quando sembrava ad un passo dalla firma con KTM. Jack Miller adesso non teme l’obbligo di doversela giocare con i migliori: “Marc è il punto di riferimento, quindi l’obiettivo principale di tutte le altre fabbriche è avvicinarsi a lui. In questa stagione sarò ancora più desideroso di finire l’avventura con Pramac con buoni risultati. Abbiamo intenzione di fare tutto il possibile per ottenere i risultati desiderati per la squadra e per me stesso. Il team e l’organizzazione sono stati fantastici per me – ha concluso il pilota australiano -. Quindi spero di poterli aiutare a raggiungere ciò che meritano prima di cambiare box. Niente mi renderebbe più felice“.

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