10 Agosto 2022

MotoGP: Alex Rins occasione perduta, ma Suzuki ha rialzato la testa

Cos'è successo nella seconda parte della sfida MotoGP a Silverstone? L'attacco si è spento sul più bello, ma Suzuki ha dato segnali incoraggianti

Alex Rins, MotoGP

Certo con i “se” la storia non si fa, ma domenica Alex Rins appariva l’unico pilota di un marchio non-italiano in grado di ‘disturbare’ i ragazzi Ducati ed Aprilia. Un sogno anche per lo spagnolo di Suzuki, che non ha più sfiorato il podio dopo il secondo posto ad Austin. Non parliamo di un’eventuale vittoria, l’ultima risale a quasi due anni fa, precisamente ad Aragón 2020! A Silverstone il #42 è emerso, sembrava davvero in grado di giocarsi il risultato più importante, finché non è successo qualcosa nella seconda parte di GP. Gioco facile per Ducati e Aprilia e tanta amarezza per Rins, che sperava davvero di invertire una tendenza non proprio positiva per sé e Suzuki, iniziata dall’annuncio dell’addio a fine stagione.

Gara in decrescendo

Una super partenza per Alex Rins, che in pochi giri si pone tra i grandi protagonisti della corsa. Quartararo sconta la sua sanzione ed entra in difficoltà, l’alfiere Suzuki appare così l’unico pilota in grado di ostacolare i piloti delle case italiane. A 15 giri dalla fine la prima posizione passa nelle sue mani dopo essersi lasciato alle spalle il duo Ducati factory, arrivando anche ad avere quasi un secondo di margine su di loro! Ma ad una decina di giri dalla fine iniziano i problemi: passa avanti Bagnaia, poi è il turno di Miller, il pilota Suzuki viene spinto sempre più indietro. Alla fine taglierà il traguardo in settima posizione, dietro a quattro Ducati, l’Aprilia dello scatenato Viñales e la KTM di Oliveira. Un finale amaro per un pilota che aveva il podio alla sua portata…

Ma cos’è successo?

È la domanda che s’è fatto lo stesso Alex Rins, deluso e perplesso alla fine del GP di Gran Bretagna. Sperava in una ripartenza diversa dopo la pausa estiva. “Stavo guidando con facilità, mi sentivo piuttosto veloce” ha infatti dichiarato il #42 a gara conclusa. Questo all’inizio, in seguito la situazione è peggiorata. “Quando le Ducati mi hanno passato, la gara è cambiata completamente. Avevo problemi di trazione, la gomma posteriore scivolava tanto e non riuscivo più a tenere il passo” ha ammesso. Un improvviso crollo di prestazioni a livello di gomme. “Dobbiamo parlarne anche con Michelin. Abbiamo analizzato i dati a fine gara, davvero non ho capito perché facevo così fatica.”

Un’occasione persa

Suzuki lascerà la MotoGP a fine 2022, ma non vuole andarsene senza prima aver ottenuto qualche risultato. Ed Alex Rins ci stava decisamente riuscendo, prima che le gomme lo tradissero. Il futuro pilota LCR Honda rimane ancora l’unico capace di portare la casa di Hamamatsu sul podio quest’anno, mentre per Joan Mir continua il periodo di alti e bassi. A Silverstone è arrivato il 5° zero della stagione… Il risultato non è arrivato, ma s’è visto qualche segnale decisamente incoraggiante per la squadra. Rins avrebbe potuto contendere il successo alle Ducati? È una domanda che rimarrà senza risposta, ma certamente il passaggio al comando, pur per breve tempo, è significativo. La testa è già all’Austria, è il caso di tenere d’occhio anche Suzuki.

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