8 Gennaio 2023

Moto2, Bo Bendsneyder: la ricostruzione

Bo Bendsneyder è l'unico pilota ad aver concluso tutti i GP '22. La costanza c'è, ma per arrivare in zona podio servirà altro

bo bendsneyder, moto2

Il percorso mondiale di Bo Bendsneyder non è immune da difficoltà. Il 23enne di Rotterdam non ha avuto vita facile dal suo debutto mondiale, ma nelle ultime due stagioni s’è visto qualche timido passo avanti. Il 2022 in particolare è stato il migliore dei cinque anni finora completati in Moto2. Bendsneyder non è un pilota da mondiale (salvo eccezionali sorprese), ma passo dopo passo potrebbe diventare un solido contendente per la top ten. I segnali già si sono visti nel 2022, il 2023 sarà il terzo anno con la stessa squadra. Ma per capirlo meglio riepiloghiamo il suo percorso.

Il biennio Moto3

Approda nel Mondiale da campione in carica Rookies Cup, ingaggiato dalla squadra di Aki Ajo. Un giovane quindi di belle speranze, che sembrava aver preso la strada giusta con i due podi arrivati a Silverstone ed a Sepang. Del 2017 citiamo anche due incidenti bizzarri, il primo dei quali in Qatar, con la moto che procede per un tratto da sola prima di fermarsi in via di fuga. Il secondo avviene sul rettilineo finale del GP dei Paesi Bassi, quando sembrava prossimo ad un nuovo podio. Bendsneyder e la sua KTM, pur a terra, arrivano in scivolata fino alla linea del traguardo, ma separatamente: questo dettaglio lo pone fuori dalla classifica finale. Come punti e piazzamento iridato fa un po’ peggio dell’anno precedente, ma si chiude così il suo periodo Moto3.

Le sfide Tech3 e NTS

Il suo esordio in Moto2 avviene in sella alla Mistral 610 del team Tech3, nell’ultimo anno di questa sfida artigianale nella categoria (qui la sua storia). Un anno di adattamento con un unico piazzamento a punti, concluso però prematuramente e per un guaio singolare. È l’ultimo giro del GP del Giappone quando il motore Honda della sua Mistral esplode: una parte metallica si stacca e gli perfora la parte inferiore della gamba sinistra, provocando la frattura della tibia. Lo rivediamo nel biennio successivo con RW Racing GP, con il telaista giapponese NTS arrivato in Moto2 appena nel 2018 (e che ha lasciato la categoria a fine 2021). Una sfida complessa, con Bendsneyder però che riesce a prendersi otto piazzamenti a punti, in particolare l’ottavo posto nel GP Valencia 2020.

Bendsneyder in crescita

Dal 2021 passa alla telaista dominante KALEX con i colori del Mandalika SAG Team. I progressi sono lenti ma costanti: in quel primo anno gli zeri diminuiscono nettamente, spicca il 5° posto ottenuto in Francia. Non dimentichiamo lo spettacolare salvataggio nel GP Emilia Romagna! C’è poi un dato molto interessante del suo 2022: Bo Bendsneyder è l’unico pilota che ha concluso tutte le gare! I tre zeri a referto (Qatar, Germania, Thailandia) sono infatti per piazzamenti fuori dai punti, non per cadute. Replica il 5° posto dell’anno prima, stavolta però nel GP di casa, e per altre sette volte lo troviamo in top 10. Gli 87 punti accumulati valgono il 13° posto iridato, il miglior risultato di sempre nell’intera carriera mondiale. Una crescita da confermare ma, come detto inizialmente, Bendsneyder può diventare uno dei piloti da osservare almeno per uno stabile piazzamento in top ten. Almeno per il momento…

Foto: motogp.com

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