9 Settembre 2022

Mattia Pasini “In Moto2 non basta essere veloci, contano età e sponsor”

Mattia Pasini si confida con Corsedimoto. E' soddisfatto per il week-end di Misano ma il suo futuro è ancora un'incognita.

Mattia Pasini, Misano, Moto2

Mattia Pasini non si rassegna. A Misano ha dimostrato di poter essere ancora protagonista. Il pilota riccionese avena iniziato il week-end con il terzo posto di giornata nelle libere del venerdì ed in gara era in lotta per le posizioni che contano. Non ha concretizzato a causa di una scivolata però si è espresso ad alti livelli. Ora si sta impegnando con tutte le sue forze per poter gareggiare ancora.

Mattia Pasini, a mente fredda, sei soddisfatto del week-end di Misano?

“E’ stato molto bello, positivo e mi sono divertito tanto. Ho avuto un po’ di sfortuna in qualifica tra traffico e bandiere gialle che hanno compromesso la qualifica. Poi in gara non volevo essere troppo aggressivo, non volevo passare per quello che arriva come wild card e mancare di rispetto a chi lotta per il titolo. Ho aspettato troppo poi mi si è chiuso lo sterzo sono scivolato. Senza quella caduta avrei potuto lottare per il podio. E’ stata comunque una splendida esperienza”.

In tanti fanno ancor oggi il tifo per te. I fans ti danno una spinta in più?

“Vedere tanti tifosi che mi sostengono sulle tribune, nel paddock ed anche sui social mi ha ripagato dell’impegno e degli sforzi che ho fatto in prima persona per poter fare queste due gare. Sono veramente felice ed orgoglioso che ci sia così tanta gente che mi segue”.

Ed ora cosa farai?

“Bella domanda! Io vorrei correre, almeno fare un’altra stagione nel mondiale ma in Moto2 non è importante solo essere veloci ma conta più l’età ed avere ottimi sponsor alle spalle. Sto lavorando tanto, parlando con varie persone, mi sto impegnando con tutto me stesso, ma…”.

Qual è la realtà?

“La meritocrazia non è il valore principale. Nel motomondiale ci dovrebbero essere i piloti più forti del mondo però non è così. Ci sono altri fattori che incidono molto più delle qualità ed il talento passa in secondo piano”.

A che punto sono le trattative per il 2023?

“Non c’è nulla di solido, di concreto, solo parole”.

Stai valutando anche alla Superbike?

“Per me l’essenziale è avere una moto competitiva in grado di poter essere ancora protagonista. Benissimo la Superbike ma possibilmente con una squadra ufficiale. L’importante che i progetti siano seri, l’ho già detto e lo ripeto sempre. Io sono ancora veloce e lo dimostro quando scendo in pista. Penso di meritare un’altra chance”.

Foto Valter Magatti

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