2 Maggio 2022

Sviluppo per tutti: Pirelli porta nel National Trophy la SCQ del WorldSBK!

La nuova supergomma della casa italiana appena introdotta nel Mondiale Superbike sarà disponibile per chiunque nella prossima tappa della serie a Vallelunga

Massimiliano Damiani, Pirelli

Vinci la domenica, vendi il lunedi” è la filosofia che anima la Superbike fin dalla sua creazione. Pirelli, dal 2004 fornitore unico del Mondiale, sta estremizzando il concetto. Le stesse identiche coperture utilizzate da Toprak Razgatlioglu, Jonathan Rea, Alvaro Bautista sono normalmente disponibili al pubblico. Ovviamente è materiale per l’uso in pista: ma vuoi mettere il gusto di andare a girare con gli amici, nel classico track days, potendo montare la stessa identica gomma dei campionissimi?

La SCQ arriva nel National Trophy

La nuova sfida tecnologica si chiama SCQ, la copertura da qualifica introdotta dal primo round iridato di questa stagione. L’obiettivo è disporre dell’extra grip che nelle passate edizioni era assicurato dalla copertura da giro (o due) tutto-o-niente e farla durare più a lungo. Il target di sviluppo è permetterne l’impiego nella Superpole Race, la sfida sprint su dieci tornate fisse su ogni tracciato. Il primo obiettivo è stato già raggiunto: ad Assen, in Superpole, Toprak Razgatlioglu ha stampato un incredibile 1’32″934, oltre mezzo secondo sotto il primato. Questa stessa soluzione, ad appena un mese dall’introduzione nel mondiale, sarà disponibile nella seconda tappa del National Trophy 1000, serie nazionale semi amatoriale che si corre in concomitanza con il CIV.

Jolly per i primi quindici della classifica

Massimiano Damiani (nella foto d’apertura) è da trent’anni uno degli artefici dei successi sportivi della Pirelli. Fino ad un paio d’anni fa ha lavorato in F1, adesso si occupa dell’attività nazionale in qualità di racing manager.. “Il National Trophy è una nostra piattaforma di sviluppo e già in occasione del round 1 a Misano i nostri clienti avevano a disposizione la SCX posteriore e l’anteriore A674, cioè alcune delle soluzioni più recenti introdotte nel WorldSBK. Con la SCQ facciamo un ulteriore passo in avanti.” Il dettaglio intrigante è che potranno montare la Pirelli “evo” anche piloti che in precedenza erano equipaggiati con altri marchi. “Nel National Trophy c’è libertà di scelta, abbiamo deciso di riservare questa opportunità ai primi quindici classificati dopo il round di Misano”.

Cosa c’è nel pacchetto, e quanto costa?

Ciascun pilota potrà avere tre SCQ: una per la qualifica e le altre per le gare, visto che Vallelunga prevede una doppia sfida per la categoria mille. Non ci sarà nessun aumento di costo, offriamo il pacchetto agli stessi prezzi abituali.” Nel WorldSBK finora nessuno dei tre top rider ha utilizzato la SCQ nella Superpole Race, preferendo tutt’ora la più collaudata SCX. “Ma alcuni piloti di metà schieramento ci hanno provato e le indicazioni sono state positive. Le gare di Vallelunga si correranno sulla distanza di dieci giri, cioè 41 chilometri, e se la gommatura dell’asfalto e le temperature saranno propizie, la SCQ potrebbe diventare un bel jolly”. Ricordiamo che per non avere eccessivo degrado occorre che l’asfalto sia sopra una certa soglia, almeno 35 °C. Le due corse sprint del WorldSBK ad Aragon e Assen sono partite con pista più fresca.

La guerra fra gommisti

Nel CIV Superbike, cioè la top class nazionale, da quest’anno vige il monogomma Dunlop, e ovviamente a Pirelli non fa piacere esser stata estromessa. L’introduzione della SCQ è una sorta di sfida a distanza con la concorrenza? “No, la sfida è solo con noi stessi, ci piacerebbe andare sotto ai riferimenti della SCX e avere luce verde per portare la stessa soluzione SCQ anche in altri campionati nazionali dove siamo massicciamente impegnati: British Superbike, CEV e IDM.” Però il delta di prestazione fra CIV Superbike e National Trophy 1000 è sempre più ridotto. A Misano in gara 2 Michele Pirro con la Ducati V4 gommata Dunlop ha fatto il miglior passaggio in 1’35″945 mentre Luca Salvadori, secondo all’arrivo nel National e miglior pilota Pirelli, ha siglato 1’37″652.

Delta in diminuzione

Se la SCQ sarà utilizzabile, direi che potremmo ridurre questo gap, sarebbe un grande successo se un pilota del National Trophy segnasse tempi sul giro intorno al 4-6 posto del CIV, considerata la differente caratura dei due campionati” si augura Damiani. “Nel CIV corrono piloti super professionisti, con top team e moto ufficiali, l’ambito National Trophy è più amatoriale. Ci sono piloti che lavorano tutta la settimana e il venerdi arrivano in circuito, alcuni guidando i camion dei team, come Eddi Lamarra.” Vero. Ma dare un’occhiata ai cronologici però sarà molto suggestivo.

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