23 Aprile 2022

Superbike Assen: Toprak Razgtalioglu, la Superpole è spaziale

Toprak Razgatlioglu si conferma specialista del giro veloce: seconda pole consecutiva. Jonathan Rea arpiona la prima fila, solo quinto Alvaro Bautista

Toprak Razgtalioglu, Superbike

Toprak Razgatlioglu si è sposato alla perfezione con la nuova gomma Pirelli da “qualifica estesa”. Al Motorland aveva messo in riga Jonathan Rea, qui ha concesso il bis, e con gli interessi. Il tempo del turco è strepitoso: 1’32″934, sei decimi sotto il primato che resisteva dal 2017. In prima fila, al via di gara 1 (qui gli orari) Toprak avrà a fianco le Kawasaki di Alex Lowes e Jonathan Rea, che ha incassato sette decimi. Fallisce il colpo Ducati: Alvaro Bautista si ritrova in quinta posizione e dovrà accontentarsi della seconda fila, in mezzo alle Yamaha di Andrea Locatelli e Garrett Gerloff. A giudicare dalle simulazioni viste nelle tre sessioni precedenti, è proprio Bautista il pilota battere sulla distanza dei 21 giri. Sarà una prima sfida al fulmicotone.

Il confronto con la MotoGP? Non esiste

Il tempo di Toprak è stato così veloce che è stato naturale andarsi a rivedere i riferimenti MotoGP su questo tracciato. Lo scorso anno Maverick Vinales fece la pole con Yamaha M1 in 1’31″869, mentre il più veloce in gara fu Fabio Quartararo, con la stessa moto, in 1’32″814. Il riferimento Superbike non è così vicino come appare. In MotoGP la Michelin non ha gomma da qualifica, mentre la Pirelli ha appena introdotto la SCQ, la nuova copertura da giro-tutto-o-niente, che a differenza della precedente versione (la Q) dovrebbe essere in grado di fare 4-5 passaggi, invece di uno soltanto. Ma in realtà dopo un paio le prestazioni decadono.

La differenza è sostanziale

Ho trovato bandiera gialla al primo tentativo, nel secondo non avevo più aderenza ottimale ma importante era la prima fila ed eccomi qua” ha commentato Jonathan Rea. Il passo vincente in gara sarà 1’35” basso (magari con qualche puntata poco sotto), per cui ecco i soliti due secondi che si rilevano su tracciati particolarmente favorevoli alle derivate di serie. Su quelli veloci la differenza è ben più ampia.

Michael Rinaldi botto spaventoso

A metà sessione pauroso incidente per Michael Rinaldi: in ingresso alla velocissima curva 15 la Ducati ha oscillato in maniera molto anomala al posteriore, costringendo il riminese ha buttarsi giù per evitare guai peggiori. Lì si viaggia davvero forte, il pilota si è rialzato dolorante, ma poi ha raggiunto il suo box senza passare dal centro medico. Nella FP3 lo stesso Rinaldi aveva accusato una vistosa rottura del motore, con tanto di gran fumata.

Eugene Laverty getta la spugna

E’ finito in anticipo il week end olandese di Eugene Laverty. La violenta caduta in FP1 alla curva 15, la velocissima sinistra prima dell’ultima chicane, ha lasciato in eredità un problema funzionale al braccio destro. Il pilota irlandese era stato tenuto prudenzialmente a riposo in FP2. Il team BMW Bonovo sarà dunque in pista con il solo Loris Baz. Continua invece l’avventura di Michael van der Mark, rientrato a tempo record dopo aver subìto il mese scorso un’intervento chirurgico alla gamba destra fratturata in quattro punti in allenamento con la mountain bike.

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