24 Febbraio 2020

Superbike: Toprak velocissimo, ma quanta gomma mi costi!

Razgtlioglu è andato forte sul giro secco, ma sulla distanza ha distrutto la gomma posteriore in dieci giri. Non basta contro Jonathan Rea

Superbike, Toprak

Che Toprak Razgatlioglu sia velocissimo la Superbike non lo scopre certo adesso. Con la Kawasaki nel 2019 ha vinto due gare, firmando tredici podi. La Yamaha ci punta forte, sperando che diventi un pilota da Mondiale. Ecco il punto: il 23enne turco riuscirà a passare dalla dimensione di talento emergente a quella di stella? L’Australia sarà un esame molto probante, perchè sui curvoni di Phillip Island non basta tenere il gas aperto, ma bisogna regolare l’assetto in modo che le gomme arrivino alla fine della gara. Un’alchimia delicatissima da trovare, che spesso ha fatto vacillare fior di campioni Superbike. La domanda, a cinque giorni dalla prima sfida, è: il miglior tempo nei test del lunedi è vera gloria o è stato un colpo estemporaneo?

COLPO SECCO, MA POI?

Nella sessione pomeridiana Toprak ha fatto due uscite sulla distanza. Nella prima ha compiuto sei giri , il migliore in 1’31″790. Nella seconda, da tredici, ha ottenuto il miglior  in 1’31″016 al primo giro lanciato. In seguito il ritmo si è alzato di brutto: negli ultimi tre è arrivato a superare la barriera di 1’32”, e quello finale è stato in 1’32″470. “Dopo una decina di passaggi il fianco sinistro della posteriore era completamente andato” ha rivelato Toprak dopo le prove. Nel finale di sessione poi ha sparato il definitivo 1’30″740 ma è stato, appunto, un colpo e via. Per mettere pressione a Jonathan Rea, il turco dovrà girare costantemente in 1’31” basso: in tutto il pomeriggio il campione del Mondo non ha mai sforato la fatidica barriera di 1’32”, in turni dove ha portato costantemente le gomme allo stremo.

MATURAZIONE

Con la Kawasaki Puccetti, un anno fa, Toprak Ragzatlioglu in Australia fece sesto in gara 1, con miglior passaggio in gara 1’31″459. Beccò 21″ da un Alvaro Bautista imprendibile con la Ducati, e 7″ da Jonathan Rea. Le altre due gare non fanno testo: nella Superpole Race fu coinvolto in un incidente di gruppo, in gara 2 un problema elettrico lo costrinse al ritiro. Con la Yamaha R1 MY20, per adesso, il progresso di Toprak  è sul giro secco, visto che in Superpole (gomma soffice) si era fermato a 1’31″015, cioè tre decimi più lento di oggi. Ma, in ottica gara, per battere  Jonathan Rea ancora non basta…

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