23 Agosto 2021

Superbike: Toprak Razgatlioglu leader “Attacchiamo come cani affamati”

Toprak Razgatlioglu guida il Mondiale, con sei vittorie già in tasca. L'unico punto debole è il bagnato ma quest'anno a Magny Cours si corre con un mese d'anticipo

Toprak Razgatlioglu, Superbike

Firmando il sesto trionfo, undicesimo in carriera, Toprak Razgatlioglu ha raggiunto Jonathan Rea in vetta al mondiale Superbike. Se il campionato fosse finito a Navarra, sarebbe stato il turco a festeggiare: a pari punteggio valgono i piazzamenti unicamente nelle gare standard, non quelli ottenuti nella Superpole Race. Per cui Toprak vince 5-4 contro Rea. Il 24enne sta sfidando il Cannibale avvantaggiato dal maggior potenziale della Yamaha rispetto alla Kawasaki. La nuova versione della YZF-R1 ormai domina tutti i campionati principali: il British Superbike con James O’Halloran e  nel MotoAmerica con Jake Gagne.

Yamaha team fantastico 

Non è solo questione di moto, ma anche di team. Toprak Razgatlioglu ha alle spalle una struttura di grandissimo livello tecnico. A dirigere le operazioni nel box c’è Alberto Colombo, che è in Superbike dalla prima edizione (1988) e in questi trenta tre anni ha vinto mondiali a raffica lavorando a fianco di campioni quali Fabrizio Pirovano, Carl Fogarty, Troy Bayliss, solo per citarne alcuni. Il capo tecnico è Phil Marron, che segue Toprak fin dal debutto in Kawasaki.  La squadra ha risolto velocemente i problemi d’inizio stagione, accordando ciclistica ed elettronica in maniera perfetta alla nuova generazione di gomme SCX, le ultra morbide con cui Toprak spesso fa la differenza. “A volte è dura stare davanti, anche a Navarra c’è voluto tempo per trovare la strada” puntualizza il leader Superbike. “Quando non posso vincere porto punti a casa, come in gara 1 e Superpole Race (due terzi posti, ndr)”

Toprak il resistente 

Nella sfida finale Toprak ha capito che il lavoro della squadra era andato a segno, che la sua R1 sarebbe stata molto più efficace nel toboga di Navarra. “Sono partito con fiducia e alla curva 5, quando ho visto Andrea Locatelli (il compagno di squadra, ndr) avventarsi su Scott Redding ho riso sotto il casco. Mi sono detto: “Siamo due cani affamati, andiamo!”. Toprak è uscito dal caos prendendo subito le redini e da lì non ha più mollato la presa. Ventidue giri gestiti da campione, controllando a meno di un secondo prima Sua Maestà Rea e, negli ultimi due giri, Scott Redding. I due inseguitori spingevano, ma non gli hanno fatto paura. Toprak non vacilla.

“Ora aspetto Magny Cours”

La prossima sfida si corre fra due settimane a Magny Cours, tracciato francese dove Toprak Razgatlioglu ha festeggiato il primo successo in Superbike, nell’ottobre 2019 con la Kawasaki Puccetti. L’anno scorso, con la Yamaha, sul bagnato però andò alla deriva: due sesti e un nono posto, con Rea (2 vittorie) e Redding (una) molto più a loro agio in quelle condizioni. Già, il bagnato potrebbe essere il tallone d’Achille. Ma in Francia stavolta si corre un mese prima e i cinque round successivi si correranno in posti dove la pioggia è rara. “Magny Cours? E’ la mia pista preferita”. Jonathan Rea non dorme più sonni sereni.

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1 commento

  1. Max75BA ha detto:

    …Toprak può “sbranare!!!!!!” il “dittatore” della SBK è arrivato il momento di farlo!!!
    p.s. Grandissimi gli “azzurri” Locatelli e Bassani