29 Febbraio 2020

Superbike: Toprak, il predestinato “Non avevo più gomma, è un sogno”

Il 23enne turco vince al debutto con Yamaha e rivela: "In parco chiuso ho visto che mancava un pezzo di gomma". Ripetersi sarà dura, ma chissà.

Superbike, Toprak

Toprak Razgatlioglu se lo era sognato un debutto in Yamaha così. Ha dato scacco matto alla Kawasaki, che non ha fatto molto per tenerselo stretto (anzi…) e scalato il gradino più alto del podio sul circuito dove Jonathan Rea partiva per fare un sol boccone di tutti. Il 23enne turco comincia il primo Mondiale da pilota ufficiale con un bonus di 25 punti sul campione in carica. Che Toprak sia un talento non ci piove, resta il dubbio se sarà capace di diventare un campione completo, che – alla terza stagione iridata e col massimo supporto tecnico di Yamaha – significa una cosa sola: puntare al titolo. A proposito: la nuova Yamaha ha vinto al debutto…

“TEMEVO LA GOMMA, INFATTI…”

“Sono partito con un pò di dubbi sulla tenuta dello pneumatico, anche se al mattino, in FP3 eravamo riusciti a rendere la YZF-R1 più facile da guidare” racconta Toprak Razgatlioglu. “Avevo tanta carica, ma c’era ance tanto stress: correre da ufficiale è più impegnativo che essere in un team privato. Volevo un buon risultato, cominciare bene. Partire con il massimo, è stato super.” Per Toprak è il terzo successo iridato.

“UN PEZZO DI GOMMA È VOLATO VIA”

“Nei primi ho cercato di andare più piano che potevo, guidando dolcemente, per non distruggere la gomma. A due giri dalla fine ho sentito che qualcosa non andava sul posteriore e in parco chiuso, sotto al podio, ho notato che mancava un pezzo di battistrada… L’ultima curva è stata spaventosa, ho accelerato ma non avevo più aderenza. Temevo che mi passassero da tutte le parti.”

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