23 Aprile 2022

Superbike: Scott Redding alta tensione BMW “Qui ci sono meno curve”

Scott Redding reduce dal peggior week end in Olanda ha prova a risalire la corrente. Ma la caduta in FP2 non aiuta...

Scott Redding, Superbike

A volte è vero che i soldi non fanno la felicità. Scott Redding ha lasciato la Ducati perchè in BMW percepirà quattro volte tanto: oltre un milione, contro i 250 mila € che si sarebbe messo in tasca in caso di rinnovo. Con la Rossa, l’anno scorso, aveva firmato sette vittorie salendo sul podio in 23 occasioni. Un bottino principesco, inferiore soltanto a quelli di Toprak Razgtalioglu e Jonathan Rea, le stelle di Yamaha e Kawasaki. Oltre ai soldi, Redding è stato attratto anche dalla sfida tecnica: rendere veloce la BMW, riuscendo là dove aveva fallito il connazinale Tom Sykes, sarebbe stato esaltante. Già, sarebbe. Perchè è bastato il primo round al Motorland Aragon per precipitare “Scottone” nella delusione più profonda. “E’ stato il peggior week end da quando corro in Superbike”, è stato l’amara ammissione.

Livello di guardia

In Spagna, nonostante le due giornate di test pochi giorni prima del debutto, tutto era andato storto. “Nei collaudi precampionato erano emersi parecchi problemi, le gare sono state anche peggio” ha ammesso Redding, tornato a casa con un solo punto raccolto. Il ritiro per guasto ai freni in gara 2 aveva fatto salire a livello di guardia la tensione fra pilota, il team SMR (Shaun Muir Racing) e la struttura tecnica BMW capitanata dall’olandese Marc Bongers. Altro che svolta: l’ingaggio di un top rider come Redding rischia di tramutarsi in un boomerang per i tedeschi, perchè adesso addossare le colpe dei mancati risultati al pilota diventa improbabile.

Piove sul bagnato

Assen è uno dei tracciati preferiti da Redding, qui è sempre andato fortissimo con ogni moto e in tutte le categorie nelle quali ha gareggiato. Ha chiuso le prove libere in decima posizione, a otto decimi da Alvaro Bautista, suo sostituto in Ducati. Meglio di Aragon, ma la scivolata in FP2, in curva uno, è una brutta avvisaglia. “Ho perso l’anteriore, ero oltre il limite” ha ammesso Scott Redding. “Qui stiamo andando un pò meglo, ma al 70% è merito delle differenti caretteristiche della pista: Assen ha meno curve di Aragon”. Una dichiarazione che la dice lunga sulla fiducia che il pilota nutre nella moto e di chi ha il compito di svilupparla.

Foto: Mimmo Maggiali

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