10 Gennaio 2023

Sacchetti (Go Eleven): “Con Oettl vi stupiremo, la Superbike cresce”

Denis Sacchetti (Go Eleven): "La Ducati è il top per noi privati. Ci preoccupa l'aumento dei costi, ma la Superbike farà divertire molto"

Denis Sacchetti , Superbike

Il team Go Eleven è reduce da una buona stagione Superbike e nel 2023 punta a migliorare ulteriormente i risultati. In sella alla Ducati Panigale V4 R ci sarà ancora Philipp Oettl, che ha fatto molto bene nel suo primo anno nella categoria e che vuole crescere ancora.

Il team manager Denis Sacchetti ci ha parlato delle prospettive future della squadra e di altri temi importanti che riguardano la SBK.

Cosa vi aspettate da questo secondo anno insieme a Oettl?

Philipp nella scorsa stagione era un rookie e doveva fare esperienza, penso che abbia fatto molto bene e che sia andato oltre le aspettative. L’infortunio che ha avuto ci ha un po’ rallentati, le prestazioni e i risultati potevano essere ancora migliori. Però ha fatto vedere di essere un pilota veloce e consistente. Nel 2023 puntiamo a fare un salto di qualità insieme a lui. Vogliamo lottare per essere il miglior team indipendente e credo che sia un obiettivo raggiungibile Ci piacerebbe essere sempre in top 10, come abbiamo fatto nel 2022”.

Qual è il vostro programma di test?

Il 25-26 gennaio saremo a Jerez, poi il 31 gennaio-1° febbraio saremo a Portimao e poi faremo altri due giorni di test ufficiali Dorna a Phillip Island. Sicuramente organizzeremo un’altra sessione al ritorno in Europa, in primavera”.

Che aspettative avete sulla nuova Ducati Panigale V4 R?

La moto in configurazione Superbike non sarà particolarmente diversa. Ci saranno una serie di piccole migliorie rispetto alla moto 2022, che era già molto competitiva e con la quale Bautista ha vinto il titolo. La nuova moto avrà qualche novità di motore legata più all’affidabilità che alla prestazione pura. Ci sono aggiornamenti di aerodinamica, distribuzione peso e altre piccole cose. Mi aspetto che vada un po’ meglio, ma avevamo già un ottimo pacchetto di base”.

Quali richieste tecniche vi ha fatto Philipp durante il 2022?

Abbiamo lavorato molto sulla sua crescita e sul suo adattamento alla moto. Doveva conoscere la Ducati e la categoria, era importante trovare la giusta configurazione in ogni pista. Non c’era un’area particolare nella quale ci ha chiesto di intervenire. Si trattava di fare esperienza e di riuscire poi a dargli una Panigale più facile da guidare”.

Immagini il futuro del team Go Eleven ancora con Ducati?

Noi rinnoviamo il contratto di anno in anno. Ci troviamo molto bene con Ducati, un brand che rappresenta l’Italia e la passione per il motociclismo, quindi anche noi. La Panigale è la moto migliore e non c’è nessun motivo per cambiare. Noi vogliamo ottenere il massimo risultato e oggi Ducati è il marchio che ci garantisce la competitività migliore. Non ci sono i presupposti per pensare ad altro in questo momento”.

Cosa pensi della futura introduzione del limite minimo di peso moto-pilota in Superbike?

Non mi fanno impazzire le novità di regolamento che vanno a limitare. Penso che in un campionato del mondo come il nostro debba essere premiata la meritocrazia, deve vincere il più forte. Se io sono bravo a fare un motore, non devo essere penalizzato. Al tempo stesso un pilota non va limitato perché va più forte degli altri. Devono essere i competitor a migliorare. I piloti più piccoli hanno vantaggi e svantaggi, come quelli più grandi. La velocità di Bautista è derivata solo in piccola parte dal peso leggero. C’è anche una questione di sicurezza, perché quando vai ad aumentare il peso sulla moto la rendi più pesante e più pericolosa. Comunque nel 2024 il limite ci sarà sicuramente, stanno solo ragionando sulla possibilità di applicare qualcosa già nel 2023”.

Dorna ha deciso di tagliare i chili/volume per le spedizioni dei materiali per le trasferte extra-europee. Come avete reagito a questo provvedimento?

Hanno cambiato il regolamento nella settimana di Natale senza che nessuno lo sapesse. Dobbiamo rifare le casse e i carichi. Non so come faremo ad organizzare la trasferta per l’Australia, visto il poco tempo a disposizione. Comunque ci aspettavamo che venisse fatto qualcosa per ridurre i costi e l’inquinamento. Noi siamo in difficoltà soprattutto per le tempistiche. Le nostre casse sono rientrate tra fine novembre e inizio dicembre. Tra poco partirà il camion per i test e non ci sono i tempi tecnici per organizzarsi in vista di Phillip Island. A rimetterci sarà l’immagine del team e del campionato. Se devo lasciare a casa qualcosa, lascio il box e non certo la moto. I team privati non possono permettersi di pagare i chili extra perché si tratta di costi troppo elevati. A quelli ufficiali magari importa meno spendere 100.000 euro in più, però per noi è impossibile”.

A proposito di costi, quanto sono lievitate le spese per i viaggi nell’ultimo anno?

Il problema c’è. I voli disponibili sono diminuiti, sono meno comodi, sono più costosi e non sai se te li cancellano oppure te li spostano. È un problema e nel team è necessaria una persona che curi solo quell’aspetto. Penso che un 30-40% in più di budget lo spendiamo rispetto a prima”.

Per finire, che tipo di Mondiale Superbike ti aspetti nel 2023?

Bautista con Ducati parte come favorito. Vedremo se BMW con la moto nuovo riuscirà a essere competitiva, penso che Redding possa dire la sua. Sono curioso di vedere se anche Honda farà uno step. I punti interrogativi sono numerosi. Oggi sicuramente sappiamo che Alvaro, Razgatlioglu e Rea sono i tre che sicuramente saranno davanti. Vedo un campionato molto tosto dal quarto al dodicesimo posto, c’è un gruppo molto competitivo. Arrivano piloti come Petrucci e altri. Sono contento che sia così, perché aumenta la spettacolarità della Superbike e c’è una crescita generale anche di team e piloti”.

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Foto: WorldSBK.com

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