13 Marzo 2020

Superbike, Scott Redding: “Non sono presuntuoso, posso battere questi piloti”

Scott Redding crede di poter lottare per il titolo mondiale di Superbike: "Non sono presuntuoso, ma penso di poter battere questi piloti".

Superbike, Scott Redding

Scott Redding è approdato nel Mondiale Superbike da vincitore del BSB e a Phillip Island ha dimostrato subito di essere da podio. Vittoria sfiorata, secondo posto in classifica, un inizio sfavillante per il fenomeno di Gloucester. Un mix di agilità, velocità e follia, la giusta alchimia che potrebbe riportare il titolo mondiale nella bacheca della Ducati, a distanza di nove anni dall’ultimo trionfo iridato ad opera di Carlos Checa. Il gusto carattere per combattere nei corpo a corpo, l’esatta spregiudicatezza per essere prestanti sul giro.

La lunga esperienza in MotoGP è un bagaglio che pochi possono vantare in Superbike. Vittoria nel BSB al primo colpo, quanto basta per meritarsi l’accesso tra le derivate di serie. “Vincere il campionato britannico Superbike è stato davvero bello. Faceva parte del mio piano. Ho fatto quello che dovevo fare per mettermi alla prova e ora ho intenzione di vincere il titolo WorldSBK“. Dalla sua una stagione di esperienza consolidata con la Panigale V4R: “E’ quasi la stessa moto – ha spiegato Scott Redding -. Qui si usano pneumatici più grandi che danno più grip, uno scarico diverso, hai un certo controllo con l’elettronica. Fondamentalmente nel Mondiale tutto è un po’ meglio, ma la base effettiva è la stessa“.

REDDING-REA SFIDA APERTA

Cambiano certamente gli avversari. Piloti di esperienza, che non si tirano indietro dinanzi alla bagarre, “mostri sacri” come Jonathan Rea. “Ero piuttosto curioso di vedere come mi sarei comportato con loro. Ad essere sincero, so di poterli battere. Ecco cosa sto pensando in questo momento” afferma Scott Redding. “Non avrei accettato questa sfida se avessi pensato di non poter vincere. Non sarà facile, perché me la devo vedere con un certo Jonathan Rea, un cinque volte campione del mondo con la stessa moto e la stessa squadra con cui ha iniziato a vincere“.

Il primo round del Mondiale Superbike gli ha dato ragione, il triplo podio è un ottimo biglietto da visita. Non resta che limare qualche dettaglio per puntare alla prima vittoria. E fare leva sul bagaglio di esperienze in classe regina. “La mia esperienza durante le gare e il lavoro con l’elettronica del genere è stata davvero molto utile. Ho trascorso alcuni anni in MotoGP – ha concluso il britannico -, ma in passato ho sempre cercato di imparare ogni giorno e ora questo mi aiuta“.

Lascia un commento

2 commenti

  1. matteochiarello197_14424442 ha detto:

    Speriamo non sia solo chiacchere!