6 Marzo 2020

Scott Redding: “I piloti della Superbike non fanno complimenti”

Scott Redding ha saggiato l'aggressività e l'esperienza dei piloti Superbike nella sua gara di esordio a Phillip Island: "Sto cercando di imparare".

Superbike, Scott Redding

Ritorna sul ring Scott Redding dopo l’esordio nel Mondiale Superbike a Phillip Island. Tre podi, vittoria sfiorata in gara-1, secondo posto in classifica piloti. Il pilota del team Aruba.it Racing Ducati ha avuto un assaggio di quel che sarà il campionato delle derivate di serie 2020. Se immaginava una sfida testa a testa con Jonathan Rea si sbagliava di grosso. In Australia è stato un mucchio selvaggio, e ci sono con almeno tre o quattro piloti pronti a giocarsi tutto ogni volta.

Non è riuscito a ripetere l’impresa dell’esordio di Alvaro Bautista in sella alla V4-R, ma sicuramente ha lasciato intendere di che pasta è fatto. Scott Redding ha studiato da vicino i nuovi avversari, senza riverenza. “Non sapevo quanto fossero aggressivi qui i piloti“, ha ammesso il brittanico. “Non hanno paura, non ci pensano tanto su. Apri un po’ la porta e c’è qualcuno“. In Australia ha dovuto fare i conti con un aggressivo Alex Lowes. La prima di una serie di incontri-scontri: “La sua manovra era abbastanza dura, era molto aggressivo.. Devo capire che questo è il modo di guidare. Sono rimasto calmo in questa situazione“.

REDDING TRA FORZA E STRATEGIA

Nel campionato BSB poteva contare su anni di esperienza in MotoGP. Nel Mondiale Superbike dovrà gareggiare con piloti che non hanno nulla da imparare, ma qualcosa da insegnare. Soprattutto nella gestione delle gomme Pirelli, un fattore decisivo per puntare al gradino più alto del podio. “Sono molto intelligenti durante la gara. Qui mi trovo di fronte ragazzi con la mia stessa esperienza e piloti come Johnny che hanno vinto molti campionati. Sto cercando di imparare da loro sulle gomme e le gare. Ci sono stati così tanti sorpassi e battaglie con persone che risparmiavano pneumatici e devo raccogliere queste informazioni. Ho gestito abbastanza bene, ma nell’ultima gara non sono riuscito a fare la mia mossa quando volevo essere in grado di attaccare le Kawasaki“.

Non basta la potenza di una Ducati, né il carattere di un pilota capace di rompere tutti gli schemi. Per avere la meglio nel WorldSBK serve anche intelligenza e una sapiente strategia. “Il modo in cui Toprak sorpassa non lascia spazio agli errori, devi accettare che sta arrivando, altrimenti ci saranno contatti e perderai tempo con i ragazzi davanti. Devi guidare in modo intelligente“. Lo spettacolo per i fan è assicurato: “È stato emozionante per noi – ha concluso Scott Redding – e per tutti coloro che guardano in TV“.

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1 commento

  1. priviteracri_14632197 ha detto:

    Scott portera questannoun bellissimo mondiale alla ducati e lo vedo molto bene in moto gp alposto di petrucci che fa veramante vomitare.