26 Febbraio 2023

Superbike Phillip Island: Ducati ritmo infernale, Alvaro Bautista già in fuga

Bautista sbanca la Ducati è già in fuga Mondiale. E' doppietta con Michael Rinaldi secondo. Gli altri? Chi li ha visti...

Alvaro Bautista, Superbike

Alvaro Bautista fa tre su tre a Phillip Island e pronti-via la Ducati è già in fuga in Superbike. E’ appena il primo dei dodici round, ma se l’andazzo è questo, il Mondiale rischia di essere finito ancor prima di cominciare. Lo spagnolo sul saliscendi australiano vola, con la Ducati ha corso nove gare vincendone otto: numeri di un fuoriclasse che da queste parti era una bruttissima gatta da pelare anche ai tempi della MotoGP. Bautista è on fire (qui la cronaca della Superpole Race), la Ducati V4 R anche di più: andava già fortissimo l’anno scorso e con il motore più dolce prerogativa della versione ’23 il salto in avanti è sostanziale. Se la gode anche Michael Rinaldi, risorto in seconda posizione dopo il rovescio sul bagnato. Gli altri? Chi lo ha visti…

Rea e Toprak affondano

La gara bagnata che sabato aveva aperto le ostilità aveva nascosto le difficoltà di Kawasaki e Yamaha. Sull’asciutto Jonathan Rea è sprofondato in ottava posizione, con un crollo finale che lo ha lasciato a 14 secondi dal vincitore. Toprak Razgatlioglu è stato affondato da Alex Lowes, una caduta senza alcuna responsabilità avvenuta quando l’iridato ’21 era in mezzo ai rincalzi, a sua volta lontanissimo dalle Ducati ufficiali. Davanti ad una tale dimostrazione di forza della Ducati, è difficile vedere spiragli per gli inseguitori. Fra pochi giorni si torna in pista in Indonesia, il tempo per reagire non c’è.

Paga totale

La Ducati ha dato paga a Rea e Razgatlioglu anche con i piloti satellite, cioè Axel Bassani (Go Eleven) e Phillip Oettl quarto e quinto. I due volti nuovi hanno sciorinato una prestazione coi fiocchi, ma almeno su questo tracciato, la V4 R è stata di un altro pianeta rispetto alle altre, in tutte le configurazioni. E’ facile immaginare la coda di polemiche sull’equilibrio regolamentare che si incendierà. Alla Yamaha, perso per strada il capitano, è rimasta almeno la soddisfazione del bellissimo podio di Andrea Locatelli. Il bergamasco in gara 2 è stato ampiamente più veloce di Toprak, questo suggerisce che il turco abbia perso motivazione constatando che Bautista è imprendibile.

Danilo Petrucci nel limbo

Alla festa Ducati è mancato Danilo Petrucci, ma era impensabile che al debutto in Superbike l’ex MotoGP potesse fare molto più di cosi. Moto, team, gomme: è tutto nuovo, ed il livello nel Mondiale adesso è così alto che niente si può improvvisare, neanche se arrivi con trascorsi prestigiosi. Ci vorrà pazienza, solo fra tre-quattro round saremo in grado di capire cosa può dare Petrucci a questo campionato.

“Come ho progettato il mio sogno” la biografia del mago Adrian Newey disponibile su Amazon

Foto: Aruba Racing

Lascia un commento