12 Giugno 2022

Superbike Misano: Alvaro Bautista raddoppia, questa Ducati sta volando

Alvaro Bautista domina l'ultima sfida a Misano e lancia la Ducati in fuga nel Mondiale. Toprak e Rea ridimensionati, Rinaldi completa il trionfo rosso

Alvaro Bautista e la Ducati hanno ricreato la miscela magica. La fuga solitaria dello spagnolo nella sfida di Misano ha molte somiglianze con quelle di inizio 2019, quando lo spagnolo ne infilò undici fila, quasi sempre infliggendo distacchi imbarazzanti a Jonathan Rea, che a quei tempi era l’unico sfidante. Tre anni fa l’incantesimo si ruppe proprio a Misano, con la scivolata in gara 2 che aprì la grande crisi deflagrata con il divorzio e il Mondiale buttato via. Bautista è tornato veloce come allora, e stavolta sembra consapevole. “Quando non si può vincere, mi accontento” aveva chiosato al mattino dopo aver preso paga da Toprak Razgatlioglu nella corsa sprint. Sulla distanza piena non ce n’è stata per nessuno. E’ finita in gloria come il giorno prima, forse meglio.

Anche Toprak si arrende

Jonathan Rea in gara 1 aveva limitato i danni con il secondo posto, stavolta è finito alla deriva scivolando fuori dal podio (quarto) e beccandosi un distacco di ben quattordici secondi. Qui il Cannibale ha vinto otto volte, ma come l’anno scorso Misano è diventato indigesto alla nuova Ninja. Toprak Razgtalioglu, rinfrancato dal successo mattutino, ci ha provato allo spasimo. La Ducati volava nel misto, ma El Turco l’ha infilata di brutto un paio di volte alla Quercia. Bautista però ne aveva nel taschino. Quando ha voluto ha sparato un paio di giri record e la confusione è finita li. “Con questa Yamaha non si vince” sostiene Razgatlioglu. Ma se sulla Ducati non ci fosse Alvaro, probabilmente basterebbe…

Michael Rinaldi che rimonta!

Il decimo posto nella sprint ha costretto Michael Rinaldi a scattare dalla quarta fila, ma poco male. Il riminese è partito benissimo, agganciandosi al trenino dei primi. Sembrava molto bellicoso, ma Bautista con la stessa Panigale è di un altro pianeta e anche Toprak ne aveva di più. Così a Rinaldi non è rimasto altro che mangiarsi un Rea in disarmo. Con l’aria di battaglia che che tira in questa Superbike, due podi nella gara di casa sono una manna dal cielo.

Bautista a +36 punti

La classifica Superbike comincia a prendere una certa fisionomia. La Ducati ha sfruttato bene il jolly Misano, dove in marzo aveva fatto test molto profittevoli. Alvaro Bautista con la vittoria numero 22 sale a +36 punti di vantaggio su Jonathan Rea, mentre Toprak Razgtalioglu lascia l’Adriatico con un passivo di 79 punti. Restano otto round, siamo appena partiti, dunque per i ducatisti non è certo il caso di lasciarsi andare ai facili entusiasmi. Con un livello così, un battito di ciglia può cambiare tutto.

Adesso un mese di stop

Bisognerà aspettare un mese per rivedere gli assi Superbike azione. Il quinto dei dodici appuntamenti si corre a Donington, nel Regno Unito, il 15-17 luglio. Nello stesso mese il Mondiale farà tappa anche a Most, in Repubblica Ceca. Son due tracciati particolari, su cui i valori tecnici potrebbero cambiare rispetto a Misano.

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Foto: Marco Lanfranchi

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