19 Agosto 2022

Superbike: Kawasaki girerà più in alto nel Mondiale 2023, Rea accontentato

Jonathan Rea l'anno prossimo avrà quello che aspetta da due anni: una Kawasaki all'altezza di Ducati anche sul dritto. Ecco come

Kawasaki ZX-10RR, Superbike

Jonathan Rea l’anno prossimo avrà finalmente quello che aspetta da due anni: la Kawasaki super veloce per tenere testa alla Ducati anche sul dritto. Ad Akashi non sono previste rivoluzioni, la chiave consisterà in una nuova procedura di omologazione che permetterà all’attuale versione ZX-10RR di potersi spingere fino a 15.100 giri, contro i 14.600 attuali. Più giri, inutile ribadirlo, significano più potenza, in particolare più allungo sul dritto. Kawasaki stavolta compierà le operazioni d’omologazione senza incappare nel clamoroso svarione che ha costretto il 35enne nordirlandese a doversi arrangiare per due edizioni del Mondiale (il 2021 e quella in corso) con una Ninja castrata.

Cos’era successo?

I fatti sono noti. In sede di omologazione, ogni Costruttore dove depositare le fiche dei principali componenti motore: cilindri, testate, distribuzione, albero motore. A fine 2020 Kawasaki ha introdotto l’ultima versione della ZX-10RR, migliorata in moltissimi aspetti, sia di ciclistica, aerodinamica e ovviamente propulsore. Ma in sede di controllo, i Commissari Tecnici della Federmoto avevano appurato che alcuni componenti meccanici fossero in pratica identici alla precedente versione. Per cui, tre giorni prima dell’inizio del campionato, avevano condizionato l’omologazione al vincolo dello stesso regìme massimo di giri concesso in precedenza, cioè 14.600.

Ecco come funziona

Ricordiamo che il valore del limitatore viene fissato in percentuale alla rotazione massima della versione stradale. Un vero pasticcio, aggravato dal fatto che Jonathan Rea ed Alex Lowes avevano preparato il Mondiale 2021 girando nei test a 15.100 giri, e con i rapporti interni del cambio calcolati in base a questo règime. In Superbike la rapportatura è fissa per tutte le gare, si possono cambiare solo pignone e corona. “Kawasaki ha fatto un grave errore” ha sempre detto Jonathan Rea, attribuendo la responsabilità ai responsabili di Akashi. Nel frattempo anche la FIM è intervenuta precisando meglio i particolari tecnici sottoposti a controllo per definire che una determinata richiesta di nuova omologazione è diversa dalla precedente.

Ma non è tutto

Nel 2021 Jonathan Rea è andato spesso in crisi, ma in questa stagione Kawasaki ha lavorato a fondo per modificare il comportamento del motore in modo da sopperire al taglio dei giri motori. Inoltre quest’anno anche i rapporti interni del cambio sono calcolati in base a questo parametro. Ecco perchè la Ninja ha alzato il livello, permettendo al pilota di punta di reggere in qualche modo il confronto con la Ducati V4 e Yamaha R1. A metà campionato Jonathan Rea è secondo nel Mondiale, staccato di 31 punti dal leader Alvaro Bautista, e con 7 punti di vantaggio su Toprak Razgatlioglu. Rinnovando l’accordo per due anni, Jonathan Rea ha avuto anche la promessa di poter guidare una Kawasaki completamente nuova nel Mondiale 2024. Quella non sarà una semplice evoluzione dell’attuale Ninja, ma un progetto completamente differente e più evoluto. Come e quanto, lo capiremo nei prossimi mesi.

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