9 Ottobre 2022

Superbike, Jonathan Rea ‘game over’: “La situazione è chiara”

Jonathan Rea si allontana dalla vetta del Mondiale Superbike. La Kawasaki ZX-10RR non può nulla sul rettilineo contro la Ducati di Bautista.

Superbike, Jonathan Rea

Jonathan Rea vede allontanarsi la vetta della classifica Superbike dopo il podio in gara-1 a Portimao. La conquista della Superpole lasciava presagire ben altra prestazione, con il nuovo record del circuito fissato in 1’39″610 per le derivate di serie. Ma in gara la Kawasaki ZX-10RR era una spanna sotto la Yamaha R1 del vincitore Toprak Razgatlioglu e della Ducati V4R di Alvaro Bautista. Nulla da fare per il sei volte campione del mondo, encomiabile il suo sforzo fino al traguardo, ma adesso il distacco dalla leadership misura 71 lunghezze.

Jonathan Rea, il titolo Superbike si allontana

Un’altra gara di frustrazione per il pilota della Casa verde, costretto a perdere i duelli con i due principali rivali. Nonostante una mostruosa Superpole, a soli 9 decimi dal record della MotoGP, non aveva lo stesso passo di Bautista e Razgatlioglu. Il campione turco è sfilato subito via, lo spagnolo della Ducati è avanzato nella seconda parte di una gara ridotta a 14 giri per l’incidente accorso a Victor Steeman. “Che dire, penso sia demoralizzante che Alvaro e Ducati ci sorpassino così sul rettilineo. Purtroppo non posso fare altro con questa Kawasaki. Penso che la situazione sia chiara, ci vuole potenza, perché sul rettilineo non posso fare niente contro Alvaro ed è frustrante“.

Nulla da dire sull’ottimo lavoro svolto ai box sin dalle prove libere di questo weekend Superbike in terra iberica. I problemi sono a monte e Jonathan Rea invita i vertici della Casa giapponese a “lavorare, soprattutto su un grande cambiamento“. Alla partenza è riuscito ad essere grintoso e a preservare la testa della gara, ma giro dopo giro le prestazioni della sua gomma SC0 sono calate. “Dobbiamo lavorare, anche perché con le gomme nuove non posso fare la differenza“. Neppure su un circuito come quello dell’Algarve, tradizionalmente terreno di conquista del nordilrandese.

Ducati e Yamaha davanti a Kawasaki

La riduzione del numero dei giri di gara-1 ha portato anche a sballare la strategia gomme degli uomini Kawasaki. “Abbiamo optato per la gomma con la carcassa più dura perché ci aspettavamo qualcosa di più per gli ultimi giri“, ha spiegato il 35enne Rea. “Quando la distanza è stata poi ridotta, ciò ha vanificato la nostra strategia. Ma non volevamo nemmeno rischiare e ci siamo attenuti alla nostra scelta“. Il terzo posto è il risultato massimo che Johnny poteva ottenere sabato pomeriggio, per ritornare sul trono iridato della Superbike bisognerà attendere una Ninja ZX10-RR all’altezza della situazione, come da tempo richiesto dal fuoriclasse britannico, anche in fase di rinnovo contratto. “Pensavo di essere costante e veloce, ma quando sono stato superato da Alvaro era molto più forte di me nei settori 1 e 4. Ho combattuto come un leone per stare avanti“.

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