31 Luglio 2020

Superbike Jerez, Jonathan Rea: “Con l’asfalto a 60° cambia tutto”

Nella prima giornata di prove libere Superbike a Jerez Jonathan Rea piazza il secondo crono, Alex Lowes chiude in top-10. Occhi puntati alle gomme.

Superbike, Jonathan Rea a Jerez

Jonathan Rea ricomincia all’assalto il WorldSBK a Jerez segnando il secondo miglior crono del venerdì in 1’40″311. La Kawasaki Ninja ZX-10RR subito veloce anche alle alte temperature del circuito andaluso, con tempi subito prestanti al mattino, quando il grip era migliore.

Rea veloce al mattino

Il pentacampione Superbike ha chiuso alle spalle di Loris Baz per soli 62 millesimi. A cominciare da sabato saranno in palio punti preziosi per la classifica, dove Jonathan Rea, a 32 punti, insegue Razgatlioglu, Redding e Lowes. All’attivo una vittoria su tre sul suolo australiano, questo week-end avrà a disposizione tre possibilità. “Abbiamo ancora del lavoro da fare, ma oggi mi sento abbastanza bene. Pirelli ha portato tre possibili pneumatici da gara per le gare più lunghe, quindi abbiamo cercato di capire quale funziona meglio“.

Nella FP2 Jonathan Rea non ha dato l’attacco al tempo, preferendo studiare la migliore strategia gomme e riducendo a due le possibilità per il posteriore. “La moto funziona abbastanza bene. Quest’estate ci siamo allontanati dal nostro setting di base, con due recenti test a Misano e Montmelò e la moto gira bene. Questa è stata solo una giornata lavorativa, per capire dove siamo“. Ma occhio alle condizioni dell’asfalto: “Quando l’asfalto supera i 60 gradi, cambia tutto“.

Alex riparte da leader

Alex Lowes riparte da leader del Mondiale Superbike, ma nel venerdì di Jerez è solo decimo nella combinata. Ha lavorato sul feeling con la sua moto, ma dovrà migliorare la configurazione anteriore in fase di frenata. Nella FP2 ha focalizzato l’attenzione sulle gomme in ottica gara, riuscendo a migliorarsi nel finale. “La sessione di questo pomeriggio è stata migliore della sessione di questa mattina e penso che fosse più rilevante per la temperatura. Mi sono sentito un po’ più a mio agio – conclude Alex Lowes – e le gare dovrebbero tenersi in condizioni più calde“.

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