2 Agosto 2020

Superbike Jerez, Ducati al top Scott Redding che doppietta!

Scott Redding domina anche gara 2 e allunga nel Mondiale. La super Ducati centra la doppietta con Chaz Davies, in difficoltà Jonathan Rea solo sesto

Superbike, Scott Redding

Con questa super Panigale i ducatisti possono tornare a sognare il Mondiale Superbike che manca dal lontano 2011. Niente rivincita a Jerez,  Scott Redding per la seconda volta non ha dato scampo a Jonathan Rea: lo ha infilato al secondo giro e lo spettacolo è finito lì. Il britannico ha replicato il successo di sabato con un’altra prestazione perfetta,  assecondato da una Panigale V4 R che nel caldo torrido di Jerez ha asfaltato la concorrenza. Chaz Davies, partito meglio di sabato, ha completato il trionfo finendo in coda al nuovo compagno: che  doppietta! Con la rossa è andato molto forte anche Michael Rinaldi, che replica il quarto posto che in Andalusia aveva già centrato lo scorso anno.

Kawasaki in crisi

Il 23enne riminese guidata una Ducati privata, gestita da Go Eleven, ma anche in questa configurazione la Panigale V4 R è andata più forte di una Kawasaki andata veramente in crisi. Jonathan Rea al mattino aveva vinto la Superpole Race, con asfalto fresco. Nella fornace pomeridiana si è arreso subito a Redding e poi è caduto nelle grinfie di Toprak Razgatlioglu, di nuovo terzo dopo aver pagato il cedimento del motore Yamaha nella corsa sprint. Da metà gara in poi Rea ha cominciato a remare, con tempi lontanissimi dai ducatisti. Pagando dazio, oltre che a Rinaldi, anche al compagno Alex Lowes che sabato era affondato in nona posizione. Qualcosa non ha funzionato sulla ZX-10RR. Come sabato, Rea ha scelto la posteriore evoluzione, mentre le Ducati avevano la soluzione standard. Il campione del Mondo si mette in viaggio verso Portimao, dove si corre sabato e domenica, a -24 punti da Redding. Non è un distacco da poco.

Alvaro Bautista e Honda brancolano nel buio

Jerez è stata una sentenza per le ambizioni Honda HRC. Qui Alvaro Bautista un anno fa con la Ducati aveva fatto il vuoto, stavolta è arrivato ottavo con un ritardo quasi doppio rispetto a gara 1. Diciassette secondi sono una vita. Aldilà delle dichiarazioni ottimistiche (“Stiamo crescendo, sento che la direzione è giusta”) pare invece che Alvaro stia brancolando nel buio. Lo spagnolo ha rischiato di prendere paga anche da Marco Melandri, che debuttava qui a Jerez con la Ducati Panigale. Peccato non abbia potuto fare test, con un minimo di preparazione si sarebbe aggiunto anche lui alla festa in rosso.

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1 commento

  1. Mattia B. ha detto:

    ma guarda, doppietta magistrale in SBK e nessuno dice niente. Ad ogni articolo di Ducati Motogp invece la gente si prodiga a dire le solite banalità senza ne capo ne coda.
    Complimenti alla Ducati tutta per questo risultato, dal primo dei manager all’ultimo dei custodi che mette i sigilli al cancello la sera.