30 Novembre 2022

Superbike, Danilo Petrucci “Navigo a vista, non so cosa aspettarmi”

Danilo Petrucci spiega perché ha scelto di gareggiare nel Mondiale Superbike con Barni e racconta le sue emozioni

Danilo Petrucci, Ducati, Superbike

Danilo Petrucci sembra un bambino alla vigilia di Natale. Non vede l’ora di scartare l’ultimo regalo che gli ha fatto la vita. E’ curioso ed impaziente di salire sulla Ducati del Team Barni. Non fa proclami, anzi, rimane con i piedi saldamente a terra. Il pilota ternano raccolta le sue emozioni a Corsedimoto.

Danilo Petrucci, perché hai deciso di correre nel Mondiale Superbike?

“Era l’unico campionato in cui non avevo mai gareggiato, mi si è presentata l’occasione e l’ho colta. Non sono più un ragazzino e non so se mi sarebbe ricapitata in futuro. Ci ho pensato bene ed a lungo perché mi ero trovato benissimo in America e a Ducati avrebbe fatto piacere se fossi rimasto lì per cercare di vincere in titolo”.

Ducati come ha reagito?

“La decisione era mia e sono rimasti contenti. Non può che fargli piacere una moto competitiva in più in Superbike”.

A livello tecnico avrai la moto come quella di Bautista?

“Si si sarà la stessa. Avrò una Ducati ufficiale”.

Con il supporto di tecnici Ducati?

“Il Capo Tecnico dovrebbe essere quello che aveva Barni già quest’anno per il resto non so come cambierà la squadra. Penso che Ducati aiuterà nella selezione dei tecnici ma è una cosa ancora da definire”

Quali sono i tuoi obbiettivi?

“Onestamente non li so. Chiaramente vorrei stare davanti ma non so se basteranno i test, se servirà una gara, più gare o tutto il campionato. Non ho aspettative particolari anche perché non conosco i miei avversari a parte Bautista contro cui avevo corso in MotoGP e Lowes che avevo sfidato da ragazzino, una vita fa. Non penso al titolo Indipendenti o cose del genere ma mi concentro esclusivamente su me stesso”

Axel Bassani ti vuole battere.

“Non lo conosco ma mi piace. Ci sta che Axel mi voglia battere così come voglia stare davanti agli altri, è normale, è forte ed un giovane emergente”.

Il Team Barni ultimamente non ha brillato. Con te rinascerà?

“E’ vero che ha fatto un po’ fatica, magari alcuni piloti non si sono adattati alla moto o sono state fatte scelte che non hanno dato i risultati sperati. Quest’anno ha avuto Luca Bernardi che è un talento ed un bravissimo ragazzo ma comunque un esordiente e ci può stare che non siano arrivati i risultati. Barni comunque è un team di altissimo livello, che in passato ha fatto dei podi, e possiamo fare davvero bene”

Nel 2024 punterai a gareggiare per un team ufficiale?

“Non sono ancora salito sulla moto quindi un passo alla volta. Ho un contratto di un anno e navigo a vista. A gennaio intanto inizierò con i test e seguirò il programma test Ducati”.

In futuro tornerai in America?

“Sì, spero proprio di sì. E’ stata una bellissima esperienza, con un team splendido e mi piacerebbe tornare”.

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