18 Novembre 2022

Superbike Australia Prove 1: Bautista passo falso, Rea vola

Jonathan Rea è stato il più veloce nell'antipasto a Phillip Island. Scivolata banale di Alvaro Bautista

Alvaro Bautista, Superbike

Jonathan Rea è stato il più veloce nelle prime prove Superbike a Phillip Island precedendo di un’inezia Alvaro Bautista e, poco distante, Toprak Razgtalioglu. Dietro i soliti tre c’è il vuoto: Alex Lowes, con la seconda Kawasaki, ha retto l’urto (326 millesimi di ritardo), tutto il resto del plotone ha beccato un distacco da un secondo in su. Si è girato con un bel sole e temperatura accettabile (18 °C) ma per il resto del week end le previsioni sono pessime: pioggia e vento forte all’orizzone. In Australia è l’inizio della primavera. Alvaro Bautista, fresco campione del Mondo, è incappato anche in una banale scivolata alla curva 4, senza alcun danno per pilota e moto: qui il video dell’incidente. La Ducati, dopo il titolo piloti, qui metterà le mani anche sulla diciottesima corona Costruttori.

Phillip Ottl abile e veloce

E’ sceso in pista anche il tedesco Phillip Ottl, in dubbio fino all’ultimo per i postumi del rovinoso incidente cui era rimasto vittima a Mandalika, Indonesia, la settimana precedente. Il pilota del team Go Eleven, ricevuto l’OK dei medici, ha compiuto ben venti giri, a ritmo buonissimo: settimo tempo, meglio dell’ufficiale Ducati Michael Rinaldi. In queste prime prove si è comportato molto bene il giapponese Tetsuta Nagashima, tester HRC che sostituisce l’infortunato Iker Lecuona: nono tempo, meglio del compagno di squadra Xavi Vierge. Ricordiamo che con la CBR-RR Nagashima ha trionfato questa estate nella 8 Ore di Suzuka.

Pirelli special

Nelle tre gare finali di questa edizione Superbike conterà gestire al meglio l’aderenza: Phillip Island è il tracciato più aggressivo del calendario. Pirelli ha portato due soluzioni speciali per questo tracciato. “Per via delle sue unicità, non è una pista che può essere affrontata con soluzioni di gamma, soprattutto al posteriore che è l’asse più sollecitato” spiega Giorgio Barbier, direttore del racing Moto di Pirelli. “Bisogna affidarsi a pneumatici di sviluppo progettati quasi ad hoc per questo tracciato. Ci saranno due nuove soluzioni posteriori in mescola media con strutture più robuste rispetto a quelle di gamma.” L’incognita pioggia potrebbe mandare all’aria tutti i piani.

Foto: Mimmo Maggiali

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