Superbike Argentina Gara 1: Alvaro Bautista domina fra pochi intimi
Il ducatista firma la 16° vittoria (21 podi) e tiene aperto il Mondiale Costruttori. In sei non partono, più Loris Baz infortunato

Alvaro Bautista firma la 16° vittoria con la Ducati che tiene aperto almeno il Mondiale Costruttori: adesso sono 29 i punti da recuperare nelle cinque gare che restano. Troppo tardi per quello piloti, già archiviato da Jonathan Rea da cinque anni re Superbike. Il ritorno al successo della Rossa è l’unica cosa da salvare nella gara farsesca, con appena 12 piloti partiti sull’asfalto in condizioni d’aderenza indecenti. Per lo spagnolo è anche il 21° podio di questa stranissima stagione che lascerà tanto rammarico fra i tifosi ducatisti.
FUGA PER LA VITTORIA
Galoppata senza storia per Bautista scattato dalla pole. Qualche giro di schermaglia con Rea, fra sbandate senza controllo come se i piloti fossero stati sul ghiaccio. Poi la Ducati è scappata via lasciando Rea a giocarsi il secondo posto con l’emergente Toprak Razgatlioglu. Perse per strada le Yamaha di Michael van der Mark e Alex Lowes. A picco anche la BMW con Tom Sykes, solo settimo e preceduto anche da un Leon Haslam frastornato dal “taglio” Kawasaki e dal violento highside del giorno prima (qui il video)
NON PARTONO IN SEI
Sei piloti hanno deciso di non schierarsi giudicando troppo insidiose le condizioni dell’asfalto. Una specie di sciopero bianco che dovrà fare da monito al promoter del Mondiale. La lista comprende: Eugene Laverty, Marco Melandri, Sandro Cortese, Chaz Davies, Leon Camier e Ryuichi Kiyonari. Prima del via c’è stato un balletto di riunioni fra Dorna, Federazione e team. Ecco cos’è successo. I sei scioperanti rischiano sanzioni. Ma chi deve verificare l’idoneità degli impianti, dov’era? Domenica in programma due sfide (qui gli orari), sperando che nel frattempo l’asfalto sia tornato in condizioni decenti.
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1 commento
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Ho visto la gara e ho pensato: ma non è che alla Ducati invece che cambiare piloti dovrebbero cambiare chi i piloti li sceglie?
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