21 Marzo 2024

Superbike, Alvaro Bautista racconta: “Dopo l’infortunio ho pensato al ritiro”

Bautista spiega il travagliato inverno che ha vissuto, arrivando anche a pensare di smettere. Sul futuro la scelta non tarderà ad arrivare.

Superbike, Alvaro Bautista team Aruba Ducati

È in arrivo il secondo round del Mondiale Superbike 2024 a Barcellona e c’è curiosità di vedere, tra le varie cose, quale sarà il livello di competitività di Alvaro Bautista. In Catalunya ha dominato negli scorsi due anni, ma questo inizio di stagione è stato complicato sia sul piano fisico sia a livello di feeling con la moto. Il recente test è stato a due volti: un primo giorno molto positivo e incoraggiante, un secondo giorno difficile.

Superbike, Bautista e l’infortunio di Jerez

Il bicampione SBK ha affrontato un pre-campionato un po’ travagliato a causa dell’infortunio rimediato nel test a Jerez del novembre 2023, le conseguenze si sono sentite per mesi e non era arrivato preparato al round in Australia. Gli ha anche rovinato la wild card in MotoGP a Sepang: “Leggere la diagnosi fa paura – ha detto al Mundo Deportivoma la mia sensazione era anche peggiore. Quello che doveva essere un sogno, il ritorno in MotoGP, si è trasformato in un incubo. Dopo la caduta stavo bene, qualche giorno dopo ho iniziato ad avvertire fastidi e a non avere forza nel braccio. Sono arrivato lì e non potevo guidare. Ho cercato di stare zitto, poi sabato l’ho detto alla squadra“.

La caduta in Andalusia gli aveva provocato un’ernia alle vertebre C6-C7 e una protusione discale a quelle C5-C6. Roba seria, Bautista è anche arrivato a pensare al ritiro: “L’inverno è stato duro. A dicembre la situazione è peggiorata. Ho anche considerato che, se nei test avessi avuto le sensazioni di Sepang, avrei smesso di correre. Era impossibile guidare. Ho lavorato molto bene col fisioterapista e a gennaio ho fatto un grande miglioramento, ho riottenuto forza al braccio nonostante i fastidi a collo e schiena“. A Phillip Island ha iniziato a sentirsi molto meglio e questo gli ha dato fiducia, ora si può dire che è tornato al 100% della forma.

Alvaro e l’impatto della zavorra

Oltre al discorso fisico, anche il fatto di dover correre con una zavorra sulla Panigale V4 R lo ha un po’ condizionato. Il nuovo regolamento stabilisce un peso minimo di 80 chili, chi è sotto deve essere zavorrato per la metà dei chili che gli mancano per arrivare a tale limite. Il pilota Aruba Ducati pesava 67 chili nel 2023 e ha messo su peso in questi mesi: “Sono riuscito a ingrassare di 3-4 – spiega – che per me sono tanti. Questa cosa non mi aiuta e non credo sia il modo migliore per equilibrare il campionato. Qui sembra che quando fai bene le cose, invece di premiarti, ti penalizzino. I piloti leggeri hanno più svantaggi di quanto si pensi“.

Aggiungere 5 chili alla moto ha un impatto che Alvaro sente molto, anche se sta cercando di adattarsi al meglio per poter guidare al livello che conosciamo: “La moto è più pesante – racconta – e se già prima era difficile fermarla e muoverla, adesso è ancora più complicato, perché c’è maggiore inerzia. È più difficile girare, la moto va più verso l’esterno. In generale, guidare è diventato più complesso“.

Bautista ancora in SBK nel 2025?

A novembre compirà 40 anni e pertanto è normale che si parli di un suo eventuale ritiro a fine campionato Superbike 2024. Ha vinto due titoli e si è tolto grandi soddisfazioni nella categoria, sarebbe una scelta comprensibile. Tuttavia, non esclude di poter essere ancora in griglia l’anno prossimo: “L’età è la cosa meno importante, la cosa fondamentale è che continui a divertirmi e che possa guidare bene. In inverno ero preoccupato per le sensazioni, ma mi sono ripreso e sono motivato. Dovrò prendere una decisione presto, anche perché il team ne ha bisogno. Aspetterò due-tre gare, voglio fare Barcellona e provare ad avere il feeling totale, poi vedremo cosa succederà“.

La scelta del pilota spagnolo non tarderà ad arrivare. Se dovesse decidere per il ritiro, diventerà molto interessante sapere chi sarà il suo sostituto nel team Aruba Ducati. Chiaramente, quella diventerebbe una sella molto ambita da tanti piloti. Andrea Iannone e Danilo Petrucci, che già guidano la Panigale V4 R in squadre indipendenti, sarebbero i primi candidati.

Foto: Aruba Racing Ducati

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