30 Aprile 2024

La rinascita di Davide Stirpe nel CIV Supersport firmata Michele Pirro

Dal possibile ritiro al ritorno sul podio dopo tre anni con il team Garage 51 by Barni Ducati di Michele Pirro: come il CIV Supersport ha ritrovato Davide Stirpe

Dal possibile ritiro al ritorno sul podio dopo tre anni con il team Garage 51 by Barni Ducati di Michele Pirro: come il CIV Supersport ha ritrovato Davide Stirpe

“Un’immagine che vale più di mille parole”. Un detto che incarna alla perfezione la foto-copertina di questo articolo. Ritorniamo indietro allo scorso 7 aprile in quel Misano: negli istanti successivi alla bandiera a scacchi di Gara 2 del CIV Supersport, Davide Stirpe celebra il personale secondo podio del week-end, “coccolando” il suo #63. Un piccolo gesto d’intesa, ma anche “di perdono”. Come in una appassionante riconciliazione. In effetti, quel numero 63 aveva visto smarrire il fedele cavaliere con il quale aveva condiviso la gioia del tricolore SSP in due distinte occasioni (2017 & 2021). Per una serie di circostanze, il romano era arrivato ad un passo dall’appendere il casco al chiodo. Superato un problematico ultimo biennio, il #63 ha ritrovato il carisma del suo impavido cavallerizzo. Con uno Stirpe semplicemente rigenerato dalla cura del Garage 51 Racing Team by Barni Ducati e… di Michele Pirro!

Lo smarrimento di Davide Stirpe

Strano a dirsi per bi-Campione CIV SSP con 13 vittorie ed una ventina di podi all’attivo. Tra i piloti in attività più prolifici della serie, il percorso agonistico di Davide Stirpe sembrava indirizzato malinconicamente verso il “viale del tramonto”. Nel 2022, sull’onda lunga del secondo titolo conquistato con la F3 675, il team Extreme Racing Service lo designò doverosamente punta di diamante della nuova F3 800 RR “Next Generation”. Un progetto suo malgrado naufragato per varie vicissitudini. Vuoi per un pacchetto all’epoca troppo acerbo (niente a che vedere con le performance odierne…). Vuoi per la mancanza di stimoli per la fine di un ciclo con la struttura di riferimento MV Agusta al culmine di un profuso settennio di collaborazione. Sta di fatto che l’anno seguente prese la decisione di voltare pagina per debuttare con la Ducati Panigale V2 del team Mesaroli Racing. Banalmente, un’avventura conclusasi a stagione ancora in corso.

Momento no

Un “momentaccio” certificato altresì da uno sciagurato episodio avvenuto nel mese di luglio 2023.  In occasione del round di Imola del World Supersport, il team D34G Racing Ducati di Davide Giugliano lo “bloccò” in fretta e furia per sostituire Oliver Bayliss, dichiarato unfit dopo la FP1 del venerdì mattina.  Dando vita ad un’autentica corsa contro il tempo tra visite mediche, briefing, documenti e licenze varie. In senso figurato, forse, fin troppo sostenuta. In una scena quasi di fantozziana memoria, Davide Stirpe incappò in una scivolata… nel bel mezzo del paddock! Esatto, proprio così. Mentre guidava uno scooter nel tentativo di sistemare gli ultimi dettagli burocratici prima dell’inizio della FP2 prevista nel pomeriggio. Esito? Frattura del primo metacarpo della mano sinistra e tanti saluti alla chance mondiale. Insomma: la sfortuna è cieca, ma nel suo caso ci vedeva benissimo…

Dal possibile addio alla proposta di Michele Pirro

Senza futuro e senza una moto, aveva addirittura preso in considerazione l’idea di smettere. Come ammesso ai microfoni di CorsedimotoTV lo scorso mese di marzo. Ci ha dovuto pensare un “certo” Michele Pirro a fargli cambiare idea con un progetto last minute. Il pluricampione italiano cercava una figura d’esperienza che potesse portare ai vertici del CIV Supersport il “suo” Garage 51 Racing Team e, contestualmente, fare da coach alle giovani promesse della squadra quali Diego Palladino, Nicholas Fruscione e la new entry australiana Seth Crump. Vero: per sperare di rilanciare la propria carriera, Davide Stirpe non aveva altra scelta. Ma è stata una decisione ponderata. Lungimirante, con ogni probabilità, con un fine: recuperare sé stesso, sorriso e piacere di correre. A motori spenti, qualcuno dubitava su se-e-quanto avesse ancora da dare. Alla prima occasione utile, tuttavia, non si è fatto trovare impreparato.

Il ritorno sul podio

Nonostante i pochi test pre-campionato, Davide Stirpe è riuscito pronti-via a cucirsi addosso la fiammante Panigale V2: veloce sin dalle prove e protagonista di entrambe le gare nel primo round 2024 di Misano. Alla prima fila in qualifica hanno fatto seguito due piazzamenti sul podio, spezzando così un lungo digiuno biennale. Secondo in Gara 1 battuto da Luca Ottaviani (ironia della sorte: in sella alla sua “vecchia” F3 800 RR) per soli 110 millesimi. Terzo in Gara 2, gestendo con intelligenza l’elevato consumo dei nuovi pneumatici Dunlop. Tutto questo sotto lo sguardo di Michele Pirro, spettatore interessato che osservava e sosteneva il “suo” pilota dai monitor di servizio della sala stampa al termine dei rispettivi impegni nel CIV Superbike.

Scommessa (quasi) vincente

Quella di Stirpe, mai così in alto dalla stagione del secondo titolo, può sintetizzarsi in una perfetta storia di “redemption”. Per concretizzare questa rinascita sportiva manca più soltanto che la vittoria sul campo. Sulla carta raggiungibile nel giro di un mese sul circuito casalingo di Vallelunga, dove in passato ha fatto spesso e volentieri faville. Un appuntamento dai molteplici obiettivi. Considerando l’assenza forzata di Andrea Mantovani causa concomitanza con il Mondiale MotoE, punterà ad appropriarsi anche della leadership di campionato. In pochi avrebbero scommesso su un suo ritorno a questi livelli, verosimilmente soltanto quel “visionario” di Michele Pirro. La pista e il cronometro gli hanno dato ragione. Una scommessa azzeccata, ma anche un gradito regalo perché festeggiano tutti. Il motociclismo italiano per aver visto risorgere un pilota con ancora tanta classe da vendere. Il #63 per aver ritrovato il vero Davide Stirpe…

Photo credit: Cristopher Ponso

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